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MANDROU - COLLE VASCOCCIA - M. FACCIABELLA

E
Il M. Facciabella si può considerare una meta quasi secondaria della Val d'Ayas, in confronto ad altre cime più conosciute e frequentate. Tuttavia, la sua posizione centrale, a poca distanza dall'asse della valle, la rende una vetta in grado di regalare, con condizioni meteorologiche favorevoli, eccezionali panorami su tutto il Rosa e tutta la conca di Ayas senza per questo richiedere un grosso sforzo fisico né il superamento di dislivelli importanti.
Essendo raggiungibile con un cammino di pochi minuti dal Colle Vascoccia, può inoltre essere inserita come piccolo "extra" in itinerari più lunghi, come la traversata da Mandrou verso il Col di Nana e il gruppo dei Tournalin, o il classico anello Mandrou - Vascoccia - Nana - Rifugio Gran Tournalin - Mandrou.
Il Colle Vascoccia, ultima tappa intermedia da cui si diparte il sentiero 3B per il Facciabella, può essere raggiunto sia da nord via Vallone di Nana sia da sud, dalla zona Mandrou - Barmasc; l'itinerario qui descritto prende in esame la più classica via da sud con partenza a Mandrou, più breve, diretta e soleggiata.
La prima parte del cammino, fino all'imboccatura della valletta culminante al Colle Vascoccia, è in comune con uno degli itinerari più noti e frequentati di Ayas, la via normale alla Becca di Nana o Falconetta (itinerario 10), un facile 3000. Il resto è su prato fino al colle, con una cresta finale ben tracciata e qualche punto lievemente esposto che precede la cima.
La lunghezza del percorso è di circa 4,3 Km (sola andata).
Tratto 1: Mandrou m. 1849 - Colle Vascoccia m. 2568.

Sentiero: 3.
Tempo di percorrenza: 80 - 120 minuti. 
Difficoltà: nessuna.

1. Salita da Mandrou verso la Ca' Zena. Si nota nei pressi dell'albero un'edicola votiva.
2. Arrivo alla Ca' Zena. Qui si curva a sinistra.
3. Il sentiero che sale subito prima della Ca' Zena.
4. Il bivio, poco visibile, per il Lago Lechien. Per il Facciabella si prosegue verso sinistra.
5. Arrivo al Ru Cortot. Si riconosce gia l'Alpe Metsan / agriturismo La Tchavana.
6. Salita tra gli steccati verso l'Alpe Metsan.
7. Alla quota dell'alpeggio: attraversamento della strada e salita verso la Cappella Sarteur.
8. Salita verso la cappella. Si nota gia la croce posta di fronte all'ingresso.
9. Arrivo all'Alpe Vascoccia.
10. Lasciata alle spalle l'Alpe Vascoccia si trova il bivio per la Falconetta.
11. Secondo bivio per la Falconetta: si procede invece dritti, sul sentiero 3.
12. Salita sul sentiero 3 verso il Colle Vascoccia.
13. Arrivo al Colle Vascoccia. Di fronte appare il gruppo dei Tournalin.
La partenza dell'itinerario è a Mandrou, raggiungibile deviando verso monte dalla strada Champoluc-Antagnod nel tratto tra Bisous e Antagnod (il bivio non è indicato benissimo). A Mandrou, quota 1849, si trovano parcheggi in quantità limitata.
A sinistra della chiesa - dove è anche presente una fontana utile per fare scorta d'acqua - si trovano le indicazioni dei vari sentieri che partono da quel punto; tra queste anche quella per il Facciabella.
Si attraversa dunque la frazione tra le baite per uscirne ben presto; un tratto di sentiero in salita (foto 1) porta a ritrovare la sovrastante strada sterrata nei pressi del suo termine, alla Ca' Zena (foto 2). Questa è resa inconfondibile da un'ancora a sinistra del cancello di ingresso e da una riproduzione della Lanterna di Genova a destra.
Si svolta così a sinistra, proseguendo la salita sul sentiero che inizia proprio di fronte all'ancora. Questo sale nel bosco (foto 3) dividendosi in diversi rami che finiscono comunque per riunirsi poco più in alto.
In pochi minuti si raggiunge una radura; qui (foto 4) dal sentiero principale si dirama una stradina verso destra: è il sentiero 3F verso il Lago Lechien (escursione 9). Per il Facciabella invece si prosegue dritti.
Oltrepassata un'area boschiva meno fitta si raggiunge il Ru Cortot (foto 5) e si incrocia il sentiero 5 che lo costeggia. Si supera il canale su un ponticello in legno, proseguendo la salita in direzione dell'Alpe Metsan - sede dell'agriturismo La Tchavana - tra due steccati (foto 6).
Raggiunta la quota dell'alpeggio (2012), dove è anche presente un'altra fontanella (l'ultima), si interseca la strada proveniente da destra (foto 7), la si attraversa, si supera l'area pic-nic con un laghetto e si inizia un traverso in salita verso sinistra in direzione della Cappella Sarteur, dedicata a Nôtre Dame des Montagnards.
Questo traverso non presenta particolari difficoltà e non è mai eccessivamente ripido (foto 8); guadagnare la quota della cappella richiede 20-30 minuti.
Arrivati sul fianco della chiesetta non è necessario raggiungerla ma la si lascia sulla destra; si procede invece pressochè dritti per superare l'Alpe Vascoccia (foto 9) passando di fronte (o indifferentemente sul retro) della stalla. Il sentiero si perde nel pascolo per alcune decine di metri, ma è sufficiente puntare verso l'alpeggio - che è già abbondantemente in vista - per riunirsi poi momentaneamente alla strada che lo raggiunge da valle. La strada viene solo sfiorata e lasciata subito per continuare sul sentiero, sempre numerato 3, che punta inizialmente al Colle Vascoccia (foto 10). Si incontra subito un grosso cartello in legno con l'indicazione della quota attuale (2280) e del Sentiero degli Alpini per la Falconetta, che prosegue a sinistra. Lo si tralascia e si prosegue invece dritti sul ben tracciato sentiero 3, incontrando pochi metri dopo a sinistra un masso con due segnavia (foto 11): 3A a sinistra e 3 dritto. Il 3A porta alla Falconetta (riunendosi poco più avanti con quello indicato poco sotto), il 3 al Colle Vascoccia.
Naturalmente si continua la salita ancora dritti, guadagnando quota gradualmente tra i prati e le rocce affioranti abitate da marmotte, a volte dritto e a volte con qualche zig-zag; la traccia è ben evidente (foto 12) e può presentare biforcazioni che finiscono ben presto per riunirsi.
In 30-50 minuti dall'Alpe Vascoccia si raggiunge così la sommità del Colle Vascoccia (foto 13), a quota 2568. Qui per primi appaiono il Petit Tournalin (m. 3207, escursione 35) e il Grand Tournalin (cima sud m. 3370 escursione 35b, cima nord m. 3379 itinerario alpinistico 12). Il sentiero prosegue tagliando in diagonale i detritici versanti est e nord-est della Falconetta, mentre per raggiungere il Facciabella lo si abbandona proprio qui, in corrispondenza del Colle Vascoccia.
Dal Colle Vascoccia è possibile effettuare un traverso su pietraia (con sentiero comunque evidente) fino al Colle di Nana, e da qui proseguire eventualmente verso la Falconetta (via cresta nord), il Bec Trecare, il Petit e il Grand Tournalin, oppure scendere al rifugio Grand Tournalin dove inizia il cammino per i Laghi Croce, il M. Croce/M. Brun, il Lago Verde, il M. Roisettaz.

Tratto 2: Colle Vascoccia m. 2568 - M. Facciabella m. 2619.

Sentiero: 3B.
Tempo di percorrenza: 10 - 20 minuti.
Difficoltà: nessuna. Piccolo tratto senza traccia a terra, pendii ripidi da tagliare in orizzontale.

14. Al Colle Vascoccia si incontrano i segnavia per i sentieri 3 e 3B.
15. L'inizio del sentiero 3B, che procede idealmente verso il Rosa.
16. La traccia a terra puo sparire, ma la direzione da seguire e data da frecce dipinte su rocce.
17. Il sentiero ricompare dove si supera un largo intaglio nella cresta.
18. Dove la cresta diventa rocciosa il sentiero si sposta leggermente sul versante sud.
19. Arrivo in vetta al Facciabella.
Immediatamente dopo aver valicato il Colle Vascoccia si nota un grande masso (foto 14) su cui sono dipinti due segnavia per altrettanti sentieri: il 3, che come scritto sopra prosegue verso il Colle di Nana, e il 3B, che inizia qui e porta alla vetta del Facciabella.
Ovviamente il cammino prosegue verso destra (foto 15) sul 3B, che si dirige verso il Rosa aggirando il dosso erboso immediatamente a est del colle.
La traccia a terra poco dopo sparisce, ma è sufficiente seguire le frecce gialle dipinte su lastre di roccia posizionate in modo da essere ben visibili (foto 16); in assenza di queste si può comunque portarsi sul filo del crestone e seguirlo.
Si raggiunge la sommità di un piccolo dosso e si scende nell'intaglio successivo per poi risalire nuovamente in cresta: in questo passaggio il sentiero ricompare (foto 17).
La traccia prosegue in direzione della vetta mantenendosi in cresta quando questa è larga, per scendere leggermente sul pendio sud quando questa diventa rocciosa, per evitare ogni difficoltà (foto 18).
Ben presto si giunge così in prossimità della cima; il sentiero si porta nella piccola conca a sud-est della sommità - evidenziata da un paletto posto in verticale - ma poco prima se ne distacca un ramo a sinistra (foto 19); è sufficiente seguirlo per qualche metro per guadagnare le rocce sommitali (10-20 minuti dal Colle Vascoccia).
Tratto 3: m. Facciabella m. 2619 - Colle Vascoccia m. 2568.

Sentiero: 3B.
Tempo di percorrenza: 10 - 20 minuti.
Difficoltà: nessuna. Pendii ripidi da tagliare in orizzontale, piccolo tratto senza traccia a terra.

20. Inizio della discesa.
21. Un tratto sul pendio sud.
22. Ritorno in cresta verso il Colle Vascoccia.
23. Discesa nell'intaglio e risalita.
24. Ultima parte di discesa prima del colle.
Il ritorno dalla cima al colle segue lo stesso percorso utilizzato per salire (è anche l'unico sentiero presente).
Lasciata alle spalle la vetta (foto 20) si segue il sentiero 3B nel suo alternare tratti sul pendio sud (foto 21) e altri in cresta (foto 22).
La traccia si perde a poca distanza dal colle, dopo la discesa e successiva risalita (foto 23) in corrispondenza dell'intaglio nella cresta; le frecce dipinte sulle lastre di pietra consentono di non perdere la direzione e ritrovare il sentiero che effettua l'ultima parte di dolce discesa (foto 24), aggira sulla destra l'ultmo dosso erboso e si riporta al Colle Vascoccia.
Tratto 4: Colle Vascoccia m. 2568 - Mandrou m. 1849.

Sentiero: 3.
Tempo di percorrenza: 55 - 80 minuti.
Difficoltà: nessuna.

25. Inizio della discesa dal Colle Vascoccia verso sud.
26. Arrivo alle spalle dell'Alpe Vascoccia (nascosta dal terrapieno a sinistra).
27. Attraversamento della strada e imbocco del sentiero verso Metsan.
28. Il sentiero sfiora la Cappella Sarteur lasciandola a sinistra leggermente piu in alto.
29. Discesa verso l'Alpe Metsan.
30. Si attraversa l'area pic-nic di Metsan lasciando l'alpeggio sulla destra.
31. Il sentiero che attraversa il pascolo tra gli steccati.
A meno che non si intenda proseguire verso altre mete (vedi box alla fine della descrizione del tratto 1), si può iniziare la discesa verso Mandrou, punto di partenza e arrivo dell'escursione.
Si lascia dunque il Colle Vascoccia riprendendo il sentiero 3 verso sud (foto 25). Questo scende abbastanza dolcemente e in parte con larghi tornanti verso l'Alpe Vascoccia; prima dell'alpeggio si scarta la diramazione del 3A verso destra e si incrocia la strada nei pressi dell'alpeggio (foto 26), riprendendo poi il sentiero (foto 27, malsegnato in questo tratto ma c'è una freccia su una roccia a destra sul bordo della strada) che attraversa i pascoli e lascia poi a sinistra la Cappella Sarteur (foto 28).
Si aggira così in senso antiorario il poggio erboso su cui posa la cappella e si scende verso l'Alpe Metsan, già in vista (foto 29).
Arrivati al piano dell'alpeggio (foto 30, 40-60' dal colle) si sfiora il laghetto dell'area pic-nic, si lascia sulla destra l'edificio dell'agriturismo e, attraversata la strada sterrata, si prosegue la discesa sul sentiero - sempre numerato 3 - che attraversa il pascolo tra i due steccati in legno (foto 31).
Al termine del tratto tra gli steccati si attraversa il Ru Cortot e il sentiero 5 che lo costeggia, puntando verso il sottostante bosco. Si riceve da sinistra il sentiero 3F proveniente dal Lago Lechien e, con un tratto più ripido nel bosco, ci si riporta alla Ca' Zena, trovando la strada.
Questa può essere seguita nel sul tornante che aggira Mandrou, oppure abbandonata a poche decine di metri dalla Ca' Zena, in corrispondenza di una piccola edicola votiva a sinistra; qui il sentiero permette di ritornare velocemente a Mandrou e quindi al punto di partenza.
TRACCIATO GPS

Cartina L'immagine a sinistra riporta una cartina del percorso da Mandrou alla vetta del Facciabella, completa di isoipse a 20 m., strade, sentieri, alpeggi, centri abitati, principali elementi idrografici, numerazione dei sentieri e aree boschive.

Cliccare sull'immagine per scaricare una cartina vettoriale in formato PDF e il tracciato GPS per GPS Trackmaker, per Google Earth e in formato GPX.

NOTA: il tracciato che fornisco è relativo ai movimenti nel giorno in cui è stato percorso il sentiero, e può contenere imprecisioni dovute a spostamenti non inerenti il tragitto e ad errori dello strumento. Può essere utilizzato come riferimento, eventualmente come traccia approssimata e per il calcolo delle distanze dai waypoint, e NON deve essere seguito se si dirige in posti assurdi.

PROFILO ALTIMETRICO
Il profilo altimetrico del percorso da Mandrou alla vetta del M. Facciabella via Metsan / Vascoccia.
L'andamento è piuttosto costante fino al Colle Vascoccia, ma si possono individuare piccoli tratti pianeggianti o quasi in corrispondenza dell'Alpe Metsan e tra la Cappella Sarteur e il bivio del Sentiero degli Alpini (è il pianoro dell'Alpe Vascoccia).
Infine, il tratto tra il Colle Vascoccia e la vetta comprende un ridottissimo guadagno di quota con qualche piccolo saliscendi.
Note meteorologiche:
La zona è assolata fin dalle prime ore del mattino. Il Vallone di Nana, a nord della zona, tende facilmente a riempirsi di nuvole; di questo è opportuno tenere conto nelle giornate con tempo previsto in peggioramento. In generale, comunque, si sconsiglia se la base delle nuvole è al di sotto dei 3000 metri (ovvero se la cima della Falconetta è dentro le nubi), sia per la concreta probabilità di precipitazioni, sia perchè il panorama dalla vetta ne risulterebbe rovinato.
Periodo consigliato:
È consigliabile effettuare questa passeggiata quando la zona è per lo più libera da neve e ghiaccio; tuttavia qualche nevaio residuo purchè non in cresta può non rendere impossibile la salita ma richiedere l'uso dei ramponi. Durante la stagione invernale il Facciabella è praticabile con le ciaspole, ma a causa della natura dei pendii che sovrastano il sentiero per il Colle Vascoccia va posta particolare attenzione al rischio valanghe e alle condizioni locali della neve.
Attrezzatura:
Consigliate calzature anche non estremamente tecniche ma in grado di assicurare una buona tenuta sul terreno. Abbigliamento da media montagna adeguato alla stagione, acqua (fontane all'Alpe Metsan e all'Alpe Vascoccia), cibo per la giornata.
Incontri:
La vetta è conosciuta e il sentiero è generalmente ben frequentato, soprattuto fino al bivio per la Falconetta.
Quanto agli animali, è probabile l'incontro con i gracchi, e possibile quello con stambecchi e camosci, e forse con l'aquila. I fischi delle marmotte sono frequenti durante la salita estiva al Colle Vascoccia.
Inserisci qui le tue esperienze relative a questo itinerario!

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Commenti già inseriti (2):
2. Wiking53 18/08/2015, 19.05.56
Avatar di Wiking53 su Ayas Trekking Network
Utente registrato
Età: 70 anni

Valutazione:
Splendido panorama. Percorso facile esclusi gli ultimi 100 mt
1. R 09/09/2012, 22.01.05
Utente non registrato
Valutazione:
E' un ottima scelta. Io no l'ho completata perché non ho calcolato bene il tempo (mi fermavo spesso per fare foto) e sono dovuto tornare indietro, ma è una bella sfida per chi sta iniziando.
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