Salita: Mandrou m. 1849 - Grande Dent m. 2832
Sentiero: 3/3A, poi non numerato.
Tempo di percorrenza: 2h20' - 2h50' (da Mandrou).
Difficoltà: assenza di sentiero, pendii ripidi.
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1. Nell'ultima conca prima della salita finale alla Becca di Nana ci si stacca dal sentiero 3A verso sinistra. |
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2. L'inizio della traccia è ben visibile. |
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3. Il traverso su erba. In basso a sinistra si nota l'arrivo della seggiovia Pian Pera. |
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4. Il traverso finisce in una zona erbosa con alcune grandi pietre. |
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5. Si sale di alcuni metri puntando verso la cima della Grande Dent, con qualche ometto di pietre. |
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6. Una nuova traccia prosegue verso sinistra superando un costone erboso. |
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7. In questa zona pianeggiante si curva a destra ricominciando a salire. |
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8. La salita può avvenire su pietraia o su erba, in direzione della depressione indicata. |
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9. Prima di arrivare alla parete rocciosa soprastante si piega a destra. |
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10. Si traversa inizialmente verso destra su erba e pietraia. |
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11. Salita verso la base dell'anticima nord. |
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12. Traverso su erba e pietraia in direzione della valletta a destra dell'anticima nord. |
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13. Imboccatura della valletta. |
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14. Inizio della salita dalla valletta verso l'anticima nord. |
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15. Salita lungo la cresta verso l'anticima nord. |
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16. Arrivo sull'anticima nord. |
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17. Salita sulla vetta della Grande Dent. |
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La partenza dell'itinerario è a Mandrou. Dal momento che il sentiero di avvicinamento si sovrappone a quello per la Becca di Nana o Falconetta, si faccia riferimento all'escursione 10 fino alla foto 6, nel punto in cui il sentiero 3A attraversa una conca erbosa. In questa conca, in corrispondenza di un ometto di pietre (foto 1), ci si stacca dal sentiero principale e si piega decisamente a sinistra, individuando una debole traccia pressochè orizzontale (foto 2) che procede verso sud-ovest sul prato poco più in alto. Questo sentiero è inizialmente ben visibile ma la traccia a terra si farà meno chiara man mano che si procede.
Il sentiero si allontana dalla conca attraversando dapprima un prato pianeggiante e poi descrivendo un lungo traverso orizzontale che taglia il pendio (foto 3). Si procede dunque senza un sostanziale guadagno di quota fino ad oltrepassare la bastionata che sorregge la Grande Dent fino ad una zona caratterizzata dalla presenza di alcune grandi rocce isolate (foto 4), grossomodo sulla verticale della stazione a monte della seggiovia Pian Pera. Qui si piega decisamente a destra risalendo dritti verso l'alto per alcuni metri, puntando verso la cima della Grande Dent (foto 5) fino a ritrovare, sulla sinistra, la traccia a terra. Questa porta - in leggera salita - a scavalcare un costone erboso (foto 6) e a raggiungere con un traverspo una piccola zona pianeggiante (foto 7). Qui la traccia a terra scompare definitivamente.
Si identifica ora la leggera depressione a sinistra della cima della Grande Dent e si punta verso di essa (non verrà raggiunta). Non ci sono passaggi obbligati e, benchè possano trovarsi radi ometti a suggerire una via, si può procedere su erba mantenendosi più a destra o su pietraia (non sempre stabile) a sinistra (foto 8).
La salita termina prima di raggiungere la parete rocciosa sommitale o la depressione (foto 9); si piega dunque a destra descrivendo prima un traverso su erba e pietraia (foto 10) per poi salire ulteriormente e avvicinarsi alla barra rocciosa che sostiene la Grande Dent individuando degli scivoli erbosi (foto 11) che portano proprio alla base dell'anticima nord. Questa viene costeggiata per tutta la sua lunghezza, descrivendo poi un traverso con lievi saliscendi che, su prato e pietraia (foto 12), porta ad imboccare una valletta nascosta a nord dell'anticima (foto 13). Questa silenziosa e verde valletta si può considerare una piccola sorpresa essendo impossibile da individuare da lontano.
Si percorre così il fondo di questa valletta per alcune decine di metri fino ad individuare un punto in cui si può più comodamente risalirne il lato sinistro (foto 14). La salita si svolge su gobbe erbose e poi parallelamente alla cresta (ma a distanza di sicurezza da essa) (foto 15) e in pochi minuti conduce all'anticima nord della Grande Dent, in prossimità del quale è presente un grosso ometto di pietre (foto 16).
Una volta raggiunta l'anticima non resta che scendere leggermente sul versante opposto e, in pochi minuti, raggiungere infine la cima (foto 17).
Il panorama dalla sommità della Grande Dent è piuttosto aperto sia sul versante ayassino che su quello della Valtournenche; il Cervino è ben visibile mentre il Rosa è parzialmente nascosto dal gruppo dei Tournalin e dalla Becca di Nana.
Oltre alla cima più alta e all'anticima nord la Grande Dent ha una terza cimetta, una sottile cresta interamente rocciosa che si separa dalla dorsale di confine verso ovest (foto 18).
18. La cimetta rocciosa a sud-ovest.
Dalla Grande Dent, o meglio dalla valletta che la precede, è possibile effettuare un'avventurosa e originale traversata alla Becca di Nana, tracciandone di fatto una sconosciuta via di salita dal versante sud (non descritta).
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Discesa: Grande Dent m. 2832 - Mandrou m. 1849
Sentiero: non numerato, poi 3/3A.
Tempo di percorrenza: 2h30' - 3h30'.
Difficoltà: pendii detritici.
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19. Ritorno dalla cima all'anticima nord. |
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20. Discesa dall'anticima alla valletta (percorso indicativo e non obbligato). |
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21. Passaggio alla base della Grande Dent, puntando ad un tetto di roccia sporgente. |
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22. Una volta superata la cima della Grande Dent si inizia a scendere. |
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23. La discesa continua in direzione dell'alpeggio sottostante fino a raggiungere un'area con alcune rocce piatte. |
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24. Il traverso verso il Facciabella. |
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25. La traccia finisce all'intersezione con il sentiero 3A che porta alla Becca di Nana. Qui si svolta a destra. |
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La discesa dalla Grande Dent ricalca sostanzialmente il percorso di salita.
Si lascia la cima in direzione nord, si raggiunge - mantenendosi a distanza di sicurezza dalla cresta (foto 19) - e scavalca l'anticima e, spostandosi leggermente a sinistra per trovare una più agevole via di discesa, si
riguadagna il fondo della valletta (foto 20). Una volta nella valletta si piega a destra e ci si riporta sul versante di Ayas; qui si procede mantenendosi inizialmente lungo la base della parete est della Grande Dent, camminando su un'alternanza di prato e pietraia e puntando ad una roccia sporgente che forma un tetto (foto 21).
Si rimane pressappoco paralleli alla parete fino a superare la cima della Grande Dent; qui si inizia a descrivere una curva a sinistra (foto 22) che porta a scendere decisamente sul ripido prato approssimativamente in direzione del sottostante alpeggio, incontrando radi ometti di pietre.
Prima su prato e pietraia, poi su prato (foto 23), si raggiunge un'area dove si riconoscono alcune rocce isolate piatte. Qui si piega a sinistra, intercettando una debole traccia che procede verso ENE, segnalata da qualche ometto di pietre.
Si segue la traccia tra i prati; dopo circa 150 m., superato un costone erboso, si perde qualche metro di quota
ritrovando poco più in basso la sequenza di ometti e procedendo ancora su prato in direzione NE (foto 24) puntando pressochè in piano verso il Facciabella.
La traccia a terra si fa gradualmente più visibile fino ad entrare nella conca dove si intercetta il sentiero 3A che sale alla Becca di Nana (foto 25). Qui si riprende la discesa verso Mandrou (vedi itinerario 10). |