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RIFUGIO ARP - COLLE VALNERA - PUNTA VALFREDDA

EE
La Punta Valfredda è una cima di elevazione piuttosto rilevante posta lungo lo spartiacque tra la Valle d'Ayas e Gressoney, a sud del Corno Vitello. La sua salita è tuttavia più semplice di quelle dei vicini Testa Grigia e Corno Vitello, ed è agevolata dalla presenza di un rifugio a metà strada (utile anche per fare di questo itinerario una tappa di un cammino di più giorni) e di un importante sentiero intervallivo (105), passante per il Colle di Valnera. La classificazione EE è raggiunta a causa della presenza di una cresta anche se non molto esposta, di diversi tratti su pietraia non sempre perfettamente sicura e dell'incertezza delle tracce sul terreno, a volte inesistenti come spesso accade per i percorsi su pietraie. È comunque difficile sbagliare strada, perchè il percorso è evidenziato con molti ometti e segnavia.
Tratto 0: come raggiungere il rifugio Arp. T Il rifugio di tappa Arp, meta assolutamente turistica, può essere raggiunto da Estoul in 90 minuti di cammino o meno su facile strada sterrata.
Dal fondo del parcheggio di Estoul iniziano le indicazioni per il rifugio; sono cartelli in legno a forma di freccia recanti una scritta bianca ("Rifugio Arp"), ed è sufficiente seguirli.
Per maggiori dettagli, vedere quanto riportato nel tratto 1 dell'itinerario 11.
Tratto 1: Rifugio Arp m. 2440 - Colle Valnera m. 2676. E

Sentiero: 5c/105.
Tempo di percorrenza: 60 - 90 minuti.
Difficoltà: sentiero difficile da perdere, ma c'è qualche punto su pietraia.

1. Partenza dal Rifugio Arp. Sentiero e segnavia evidenti.
2. Alcuni passaggi su pietraie.
3. Uno dei Laghi di Valnera.
4. Bivio Colle / Colletto di Valnera.
5. Verso il Colle di Valnera.
6. Evidente ometto di pietre al Colle.
Dal retro del rifugio Arp parte il sentiero intervallivo 105, numerato localmente anche 5c (foto 1), in direzione del Colle Valnera.
Si tratta di un sentiero piuttosto frequentato, che si spinge in direzione est verso la testata del Vallone di Palasina, dove, sullo spartiacque con la Valle di Gressoney, si trova appunto il Colle Valnera. La traccia a terra del sentiero è evidente; i segnavia sono alternativamente 5c e 105; altre volte sono frecce gialle. A poca distanza dal rifugio si incontra, a sinistra, la diramazione del sentiero 5E, che è il sentiero di servizio della palestra di roccia, ma si prosegue sul principale.
Lungo il sentiero si incontrano alcuni brevi tratti in cui è necessario superare delle rocce (foto 2), generalmente muniti di evidenti segnavia. In caso di neve prestare particolare attenzione alle invisibili cavità tra le rocce.
In breve si raggiunge la conca in cui sono sparsi i piccoli Laghi di Valnera (foto 3), li si supera mantenendosi sul sentiero segnato anche da grossi ometti di pietre di recente costruzione, e si arriva a un bivio (foto 4), reso più evidente da evidenti indicazioni che ne facilitano il riconoscimento anche in presenza di nevai residui. A destra, sulla traccia rossa della foto, il sentiero che porta al Colletto di Valnera e da lì alla Punta Valnera e/o ai Laghi di Estoul (escursione 26 in senso inverso), mentre per il Colle di Valnera e la Punta Valfredda si procede a sinistra, dove continuano i segnavia 5c e 105.
Da qui la traccia a terra a volte si fa meno visibile (foto 5), ma continua la serie di ometti di pietre e segnavia dipinti sulle rocce.
La salita continua con un'alternanza di brevi tratti pianeggianti e successivi piccoli guadagni di quota, e in breve tempo si raggiungono i 2676 m. della sommità del Colle di Valnera, dove il sentiero 105 inizia la discesa verso Gressoney St. Jean.
Tratto 2: Colle Valnera - Punta Valfredda m. 2944. EE

Sentiero: 5.
Tempo di percorrenza: 40 - 70 minuti.
Difficoltà: diversi tratti su pietraia, sentiero non sempre evidente e facile da perdere se nella nebbia. Lunga ma non molto pericolosa cresta.

7. Verso la cresta della Punta Valfredda.
8. Passaggi su pietraia. Evidenti perň segnavia 5, ometti e frecce gialle sulle rocce.
9. La cresta. L'ometto a sinistra è un utile e riconoscibile punto di riferimento.
10. Un tratto separato dal filo di cresta. Impossibile non notare la grossa lastra di roccia con segnavia dipinto.
11. Avvicinamento alla cima.
12. Brevi tratti su roccia.
13. Arrivo in vetta.
La salita verso la Punta Valfredda riprende dal Colle in direzione nord.
Nella foto 7 sono evidenziati un segnavia giallo e un ometto di pietre; nonostante il terreno sia erboso in questo punto la traccia a terra non è chiara; a sinistra è evidente la cima che rappresenta la nostra meta.
Si attraversano frequentemente tratti su pietraie formate per lo più da macigni piuttosto grandi (foto 8); in generale, comunque, il cammino è indicato dai soliti segnavia e ometti. Ovviamente in questa situazione è necessaria grande attenzione, oltre a non sviare dal sentiero, anche a dove si mettono i piedi; cadere in mezzo alle rocce non è mai piacevole e può avere serie conseguenze.
Il sentiero raggiunge poi la cresta spartiacque tra le due valli (foto 9). Questa si presenta con un'alternanza di rocce stratificate e di tratti erbosi; il sentiero ne segue il filo per buona parte del cammino ancora mancante, spostandosi lievemente a volte sul lato di Ayas (foto 10).
Nota: nei pressi del punto in cui si raggiunge la cresta si stacca in direzione est la cresta che va a formare il più basso Texel Horn, 2648; attenzione a non seguire quella!).
Avvicinandosi alla cima (foto 11) si incontrano punti su roccette (foto 12) che richiedono spesso l'aiuto delle mani per essere superati.
Quando la cresta va assottigliandosi la cima è più vicina, e la si raggiunge in corrispondenza di un grosso ometto di pietre (foto 13).
In vetta alla Punta Valfredda ha termine il sentiero 5.

In questo caso le condizioni meteorologiche non sono ottimali e possiamo godere solo in parte del panorama dalla vetta. Si osservano comunque a ovest sotto di noi i Laghi di Valfredda e più lontano la conca dei Laghi Palasina (escursione 11) con il grande Lago Battaglia, circondata dalle cime della Punta Guà (escursione 30), del Corno Bussola (escursione 42) e della Punta Piure (escursione 51).
Discesa: Punta Valfredda - Rifugio Arp. EE

Sentiero: 5, poi 5c/105.
Tempo di percorrenza: 60 - 90 minuti.
Difficoltà: come per la salita.

14. Si lascia la cima sulla cresta.
15. Lungo la cresta. In evidenza una freccia gialla dipinta su una roccia.
La discesa avviene lungo lo stesso percorso utilizzato per la salita.
Si lascia la vetta in direzione sud-est, riprendendo il sentiero in cresta 5 (foto 14). Più in basso il sentiero si allontana dalla cresta verso destra (foto 15), puntando al sottostante Colle di Valnera.
Il percorso ormai è noto; va segnalata comunque la possibilità (però fuori da ogni sentiero) di tagliare il passaggio dal Colle di Valnera, separandosi dalla cresta a metà percorso, quando il pendio non più particolarmente ripido lo consente, e puntare direttamente sui Laghi di Valnera. La cosa è consigliata solo ai conoscitori della zona.
Rimanendo sul sentiero noto, comunque, si ripassa dal Colle di Valnera e si imbocca il 5c/105, che conduce velocemente al rifugio Arp.
TRACCIATO GPS
L'immagine sopra riporta la cartina del percorso dal rifugio Arp alla Punta Valnera, completa di reticolo, isoipse a 20 m., numerazione dei sentieri, principali elementi idrografici e strade.
I Laghi di Valnera non sono riportati (ce ne sono diversi piccolissimi su un'area piuttosto ampia), ma sono tra il Rifugio Arp e il bivio per il Colletto di Valnera.
Cliccare sull'immagine per scaricare una cartina ad alta risoluzione con i tracciat per GPS Trackmaker, Google Earth e in formato .gpx.

NOTA: il tracciato che fornisco è relativo ai MIEI movimenti nel giorno in cui ho percorso il sentiero, e può contenere imprecisioni dovute a miei spostamenti non inerenti il tragitto e ad errori dello strumento. Utilizzatelo come riferimento, eventualmente come traccia approssimata e per il calcolo delle distanze dai waypoint, e NON seguitelo se si dirige in posti assurdi.

PROFILO ALTIMETRICO
Profilo altimetrico
Il tracciato altimetrico della salita dal rifugio Arp alla cima della Punta Valfredda. L'andamento è quasi rettilineo per tutta la lunghezza, che è di poco superiore ai 2,6 km.
Note meteorologiche:
La Valle di Gressoney è spesso più soggetta ad annuvolamenti di quella di Ayas; in questo caso ci si trova tra l'una e l'altra, ed è pertanto consigliata la scelta di una bella giornata. Vista dall'esterno e da debita distanza (ad esempio dal m. Rena, escursione 29), appare comunque evidente come in presenza di vento da sud il gruppo di cime Punta Valfredda - Corno Vitello - Testa Grigia generi facilmente cumuli, e di questo è il caso di tener conto.
Periodo consigliato:
Quando l'intero percorso è sgombro da neve non ci sono problemi, in caso contrario la salita va affrontata con attenzione e con tutta l'attrezzatura che si potrebbe rendere necessaria (ghette, ciaspole e/o ramponi) e facendo attenzione ai lunghi tratti su pietraia. A fine primavera-inizio estate la zona che potrebbe essere più innevata è quella dei Laghi di Valnera.
Attrezzatura:
Nessuna attrezzatura particolare è richiesta, se non i soliti scarponi che permettano una tenuta sul terreno più sicura possibile.
Incontri:
Il sentiero fino al Colle di Valnera è abbastanza frequentato, la cima un po' meno benchè sia comunque una meta conosciuta.
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