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ST.-JACQUES - RIFUGIO GRAND TOURNALIN - LAGHI CROCE

E
Il Rifugio Grand Tournalin Il Rifugio Grand Tournalin, aperto negli anni '90, è posto nei pressi dell'Alpe Tournalin Superiore, nell'alto Vallone di Nana, lungo il tracciato dell'Alta Via n. 1 tra St.-Jacques e il Colle di Nana.
È una meta escursionistica e ciclistica molto comune; è raggiungibile con diversi facili itinerari principalmente da St.-Jacques e da Mandrou; la via qui descritta parte appunto da St.-Jacques e ricalca l'Alta Via seppur con qualche variante nella parte bassa.
Dal rifugio si apre un ventaglio di nuove destinazioni: tra queste il Colle di Nana, da cui è poi possibile scendere a Cheneil in Valtournenche o salire alla Becca di Nana/Falconetta via cresta nord (itinerario 10b), al Bec Trecare (escursione 14), al Petit e al Grand Tournalin (escursioni 35 e 35b), oppure si può procedere ai Laghi Croce o al Colle Croce, imboccando poi il sentiero per il Roisettaz (itinerario 40), il Lago Verde o il più vicino M. Croce (itinerario 40b).
In questa stessa pagina è descritto il facile proseguimento verso la più vicina delle mete secondarie, i Laghi Croce.
Tratto 1: St.-Jacques m. 1686 - Rifugio Grand Tournalin m. 2600.

Strada sterrata/sentiero: 1/4/4A.
Tempo di percorrenza: 100 - 140 minuti.
Difficoltà: nessuna.

1. La strada sale nel bosco.
2. Il primo bivio: qui si procede dritti.
3. Al secondo bivio si lascia la strada. Sono evidenziati i segnavia del sentiero.
4. Dopo l'alpeggio si sale nel bosco.
5. Il sentiero si riunisce alla strada.
6. Gli alpeggi all'imboccatura del Vallone di Palasina.
7. Riunione alla strada. Da destra (verde) arriva il sentiero da Mandrou/Mezzan/Ru Cortot.
8. Dopo l'alpeggio successivo si lascia la strada deviando sul sentiero a sinistra.
9. Falso bivio del sentiero 3F.
10. Il bivio del sentiero 3F: per il rifugio si prosegue dritti.
11. Il sentiero si addentra nel Vallone di Nana.
12. Segnavia a, 4 e 4A lungo il sentiero.
13. Un piccolo tratto su pietraia.
14. Il ponte.
15. Il sentiero procede tra i pascoli sulla sinistra orografica.
16. Il primo dei tre incroci con la strada.
17. Salita finale verso il rifugio.
18. Arrivo al rifugio.

Dalla piazzetta di St.-Jacques si inizia il cammino rimanendo sulla strada principale; questa passa a sinistra della chiesa e costeggia l'Evançon sulla sua sinistra orografica.
Dopo un primo tratto pressochè pianeggiante la strada inizia a salire, supera il ristorante Fior di Roccia e incontra un bivio, caratterizzato da un pilone votivo al centro; molti noti e frequentatissimi itinerari (Lago Blu, Mezzalama e altri) seguono il ramo destro, ma in questo caso si prosegue a sinistra, attraversando un ponte e continuando a seguire la strada a destra. Al primo tornante si incontra il segnale di divieto d'accesso: da questo punto il traffico veicolare non autorizzato è vietato.
Si prosegue dunque mantenendosi sulla strada che sale dolcemente nel bosco (foto 1); dopo il primo tratto si incontra un bivio (foto 2). Qui si scarta la strada di destra, che descrive un tornante, e si prosegue dritti fino ad un nuovo tornante a destra (foto 3). Dall'esterno della curva si stacca un sentiero identificato come 1 (Alta Via 1), 4 e 4A; lo si imbocca passando alle spalle di un alpeggio (Alpe Crouques).
Superato l'alpeggio il sentiero inizia a salire nel bosco (foto 4) piegando successivamente a destra una volta raggiunto un ripido corso d'acqua.
Il sentiero riincontra la strada (foto 5); la si segue verso sinistra fino ad intravvedere gli alpeggi all'imboccatura del Vallone di Nana (foto 6). Qui si può scegliere di mantenersi sulla strada o di accorciare il cammino salendo sul prato (con lievi tracce di sentiero come indicato sempre nella foto 6), lasciando sulla destra le prime due baite e puntando in direzione di quella più in alto, riconoscibile grazie ad una croce bianca sulla facciata (il tracciato GPS allegato a questo itinerario effettua questo taglio).
Dopo la terza costruzione ci si riunisce alla strada in corrispondenza di un quadrivio (foto 7); da destra - a sinistra nella foto - giunge la strada precedentemente lasciata; da sinistra - a destra nella foto - il sentiero X proveniente dal Ru Cortot. Si procede di fronte, riprendendo di fatto il cammino sulla strada del Vallone di Nana.
Più avanti, nei pressi di una costruzione in pietra si identifica un sentiero che, ben visibile, si stacca dalla strada a sinistra (foto 8), e lo si imbocca (in alternativa si può rimanere sulla strada fino al rifugio, ma è un cammino più lungo e noioso). Questo è il nuovo tracciato dell'Alta Via 1, che prosegue sul fondovalle mantenendosi sulla destra orografica del torrente.
Si incontra una secca curva a sinistra in corrispondenza della quale è posto un segnavia 1 (foto 9) e una palina indicante il sentiero 3F per il Lago Lechien/Lochien (escursione 9 da Mandrou): l'indicazione può essere fuorviante perchè in questo punto non c'è alcun bivio; si segue dunque la curva rimanendo sull'unico sentiero.
Il vero bivio del 3F è poco più su (foto 10); si evita dunque la deviazione 3F a sinistra e si rimane sul sentiero principale che procede sul fondo del Vallone di Nana (foto 11), incontrando poi ancora segnavia 1, 4, 4A e frecce gialle dipinte sulle rocce (foto 12).
Un breve tratto su pietraia ben sistemata (foto 13) precede un ponte (foto 14), che porta il sentiero sulla riva opposta. Ci si trova ormai sul fondo del Vallone di Nana, dove questo piega a destra. Il sentiero si allontana qui dal torrente e inizia a salire tra i pascoli (foto 15), sempre ben segnalato da frecce gialle.
Con una curva a destra si porta nei pressi dell'Alpe Tournalin Inferiore senza tuttavia toccarla; addentrandosi nell'alto vallone incrocia la strada sterrata 3 volte (foto 16) e, senza ulteriori diramazioni, risale il pendio a destra (foto 17) raggiungendo il Rifugio Grand Tournalin (foto 18).

In condizioni invernali la salita può essere effettuata grossomodo sullo stesso tracciato, ma va pianificata facendo estrema attenzione alle condizioni della neve; il Vallone di Nana è infatti tutt'altro che esente da rischio valanghe.

Per ulteriori informazioni andare alla pagina dedicata al Rifugio Grand Tournalin.
Tratto 2: Rifugio Grand Tournalin m. 2600 - Laghi Croce m. 2635.

Sentiero: 4
Tempo di percorrenza: 15 - 20 minuti.
Difficoltà: nessuna.

19. Il facile sentiero che inizia a sinistra del rifugio.
20. Il sentiero serpeggia tra le rocce.
21. Dopo il piccolo scollinamento appaiono i laghi, e li si raggiunge scendendo sul prato.

Alle spalle del rifugio, a sinistra guardandone la facciata, inizia il sentiero X per i Laghi Croce (un cartello in legno sull'angolo del rifugio indica diverse destinazioni: i Laghi Croce, il Lago Verde, il M. Croce e il M. Roisettaz). Tra queste mete, i Laghi Croce sono la più vicina al rifugio e il percorso per raggiungerli è descritto qui di seguito; per le altre mete si rimanda alle relativi itinerari: il n. 40 per Roisettaz e Lago Verde, e la variante 40b per il M. Croce.

Lasciato il rifugio si imbocca il sentiero (foto 19) che, ben visibile a terra e segnalato anche sulle rocce con segni di vernice e qualche ometto di pietre, inizia a salire con scarsa pendenza tra le rocce(foto 20).
Dopo circa 600 m. la salita si arresta; di fronte appare una conca erbosa circondata dal Petit Tournalin, dal M. Croce e dal Palon di Nana. La traccia inizia a scendere tagliando per prima cosa un pendio ed entrando poi nella conca stessa: il sentiero piega a sinistra mantenendo la quota e proseguendo verso il vicino Colle Croce, mentre per i laghi si continua la discesa tra i prati (foto 21), giungendo in pochi minuti sulle loro sponde.

Tratto 3: Laghi Croce - Rifugio Grand Tournalin.

Sentiero: 4
Tempo di percorrenza: 15 - 20 minuti.

22. Per tornare si lasciano i laghi risalendo fino ad incontrare il sentiero proveniente dal Colle Croce.
23. Si esce dalla conca dei laghi tagliando il pendio.
24. Dopo lo scollinamento si ritorna alle spalle del rifugio.
Il ritorno al Rifugio Grand Tournalin prevede il viaggio a ritroso sullo stesso percorso utilizzato per giungere ai laghi.
Si lasciano dunque i laghi andando ad intercettare il sentiero 4 (foto 22) proveniente dal Colle Croce; lo si segue verso sinistra tagliando il successivo pendio (foto 23), che porta fuori dalla conca.
Questo tratto è in salita, seguita dalla discesa che in breve riporta alle spalle del Rifugio Grand Tournalin (foto 24).

Tratto 4: Rifugio Grand Tournalin - St.-Jacques.

Sentiero: 1/4/4A
Tempo di percorrenza: 90 - 120 minuti.

25. Di fronte al rifugio inizia il sentiero di discesa, indicato da una palina e da segnavia.
26. Il sentiero scende tra i prati.
27. Raggiungimento della sponda sinistra del torrente.
28. Il ponte riporta sulla destra orografica.
29. Segnavia lungo il sentiero sulla destra orografica.
30. Riunione con la strada.
31. In fondo al vallone è possibile tagliare la strada tra gli alpeggi.
32. Il taglio di fianco agli alpeggi e la riunione con la strada sottostante.
33. Un altro taglio dei tornanti della strada inizia in questo punto.
Per la discesa dal rifugio a valle è possibile seguire diversi percorsi; qui descritta è la stessa via utilizzata per salire.
Dando le spalle al rifugio, il sentiero inizia a sinistra (foto 25) e perde subito quota serpeggiando tra i pascoli (foto 26).
Più in basso attraversa 3 volte la strada sterrata e si dirige verso il fondovalle, raggiungendo il torrente (foto 27).
Questo viene costeggiato per un breve tratto sulla sinistra orografica, finchè con il ponte non ci si porta sulla riva opposta (foto 28), continuando comunque a seguirne l'andamento. Si incontrano frecce gialle dipinte sulle rocce e segnavia 1, 4 e 4A (foto 29).
Si scarta la diramazione a destra per il 3F (verso il Lago Lechien) e si incontra la strada (foto 30); la si segue fino alla zona dove sono posti gli alpeggi all'imbocco del vallone (foto 31). Qui è possibile continuare a seguirla sulla sinistra, oppure - analogamente a quanto descritto nel tratto 1 - passare a sinistra del primo alpeggio e a destra degli altri due (foto 32), andando così a riintercettare la strada più in basso.
Ripresa la strada verso destra, non rimane che seguirla fino a trovare sulla destra una diramazione, sempre individuata da segnavia 1, 4 e 4A (foto 33); il sentiero che parte da qui scende nel bosco, sfiora un corso d'acqua e piega poi a sinistra raggiungendo l'Alpe Crouques. Si passa dietro l'alpeggio e ci si reimmette sulla sterrata, seguendola verso destra fino a tornare al punto di partenza.
TRACCIATO GPS
Tracciato GPS
Il tracciato satellitare del percorso tra St.-Jacques e i Laghi Croce via Rifugio Grand Tournalin.

NOTA: il tracciato che fornisco è relativo ai MIEI movimenti nel giorno in cui ho percorso il sentiero, e può contenere imprecisioni dovute a miei spostamenti non inerenti il tragitto e ad errori dello strumento. Utilizzatelo come riferimento, eventualmente come traccia approssimata e per il calcolo delle distanze dai waypoint, e NON seguitelo se si dirige in posti assurdi.

Cliccare sull'immagine sopra per scaricare il tracciato per il programma GPS TrackMaker.

PROFILO ALTIMETRICO
Tracciato altimetrico
Il tracciato altimetrico del sentiero tra St.-Jacques e i Laghi Croce. Sono evidenti tratti con scarsa pendenza (generalmente quelli su strada) alternati ad altri più ripidi. SI nota anche la leggera salita seguita da una discesa prima di raggiungere la conca dei laghi.
Attrezzatura:
Non è richiesta attrezzatura particolare a parte scarpe adatte al cammino su sentiero o strada sterrata, abbigliamento da quota media adeguato alla stagione, cibo e acqua (fontanelle a St.-Jacques e poco prima del rifugio) per la giornata.
Frequentazione:
La zona è molto frequentata da escursionisti a piedi e in mountain bike; inoltre sono normalmente organizzate gite in fuoristrada con meta il rifugio Grand Tournalin. È infatti possibile farsi portare in taxi fuoristrada fino al rifugio; se la cosa ha poco senso se fine a sè stessa, può essere utile se l'intenzione è di andare oltre, per esempio al Roisettaz (escursione 40), ai Tournalin (escursioni 35 e 35b nonchè itinerario alpinistico 12 alla cima nord), al Bec Trecare (escursione 14) o alla Falconetta via cresta nord (escursione 10b). Il rifugio è inoltre posto sul tratto ayassino dell'Alta Via n. 1.
Note meteorologiche:
Il vallone di Nana e la conca dei Laghi Croce sono punti in cui con vento da sud è molto probabile che si addensino delle nuvole. È meglio tenere conto di questo particolare in fase di pianificazione della gita e consultare attentamente le previsioni meteo.
In inverno è assolutamente necessario assicurarsi che il rischio valanghe sia basso.
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Commenti già inseriti (6):
6. Mauro e Delia 05/07/2023, 17.21.25
Utente non registrato
Valutazione:
All'inizio non sembrava poi è diventata una bella uscita anche perché siamo arrivati al rifugio soli,nemmeno una persona che saliva o scendeva, quindi immersi completamente nella valle. Suggestivi i panorami il silenzio i prati completamente fioriti il 20 giugno, pace e serenità al rifugio. Chiuso con la polenta!!!!
5. GIULIA MARIA 02/07/2022, 20.24.16
Utente non registrato
Valutazione:
Gita effettuata il 2 luglio 2022, dopo due anni. Accessibile a tutti anche se con tratti ripidi. Cane al seguito, serve avere molta acqua. Soliti cani liberi dei margari, prestare attenzione
4. GIULIA MARIA 06/09/2020, 08.07.34
Utente non registrato
Valutazione:
Bella escursione effettuata a inizio settembre 2020 con giornata di pieno sole. L alternanza tra salite e falsipiani la rende adatta a quasi tutti. Perfetta con il cane, non ci sono passaggi critici. Attenzione però ai cani liberi degli alpeggi, non sempre amichevoli.
3. Alberto 1950 29/06/2019, 22.10.54
Utente non registrato
Valutazione:
Quest'anno tempo splendido, soleggiato e caldo. Escursione faticosa fino al
Rifugio per la ns. compagnia di sei persone dato il poco allenamento.
Comunque sempre divertente.
Fatta il 23.06.2019
ALBERTO 1950
2. Alberto 1950 05/08/2014, 18.35.18
Utente non registrato
Valutazione:
TEMPO INCERTO, ESCURSIONE DISCRETA VISTO IL CLIMA
COMUNQUE SODDISFACENTE PER ME E MIA MOGLIE, UN PO'
FATICOSA, ALMENO PER NOI.
EFETTUATA IL 02.08.2014
ALBERTO 1950
1. Daniel 02/09/2008, 12.35.36
Utente non registrato
Valutazione:
Peccato per i fuoristrada che arrivano fino al rifugio, ma ci sono parecchi sentieri che permettono di "tagliare" la strada sterrata.
Consiglio di salire sul colletto sopra i Laghi Croce: la vista è da vertigini...
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