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COLLE PILLONET - M. TANTANÈ

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Una volta raggiunto il Colle Pillonet come descritto nell'itinerario 48 è possibile percorrere la lunga cresta in direzione sud fino ad incontrare il sentiero che sale al Tantanè dal Colle Portola (considerato la "normale" da Ayas e già descritto nell'itinerario 23) nel punto dove questo lascia la cresta di confine Ayas / Valtournenche; da qui in poche decine di minuti si guadagna la vetta del Tantanè. Tornando al punto di partenza - il parcheggio di Barmasc - via Colle Portola si ottiene così un piacevole itinerario ad anello di lunghezza non eccessiva (circa 13 km); la salita dal Colle Pillonet viene descritta solo in salita proprio in previsioni di una discesa attraverso il Portola.
Il tratto più impegnativo e meno conosciuto di questo anello è però compreso proprio tra il Pillonet e l'intersezione con il sentiero Portola - Tantanè ed è qui descritto.
Si tratta di affrontare una frastagliata cresta (visibile nella foto a sinistra, scattata dalla vetta del Tantanè) generalmente non affilata ma con alcuni punti esposti, pietraie piuttosto instabili e passaggi su roccia in buona parte comunque attrezzati con catene nell'autunno del 2017, inclusa una paretina che in assenza di attrezzatura comprenderebbe alcuni passaggi intorno al II grado.
La traversata è comunque consigliata ad escursionisti esperti, conoscitori della zona, senza vertigini, capaci di muoversi su terreni difficili.
Salita: Colle Pillonet m. 2698 - m. Tantanè m. 2734 EE+

Sentiero: 2C.
Tempo di percorrenza: 120 - 180 minuti.
Difficoltà: pietraie instabili, tratti esposti, passaggi su roccia.

1. Il primissimo tratto è su cresta erbosa, e già si riconosce il primo ometto.
2. Brevissima salita su roccette.
3. L'ometto con un bastone che precede la pietraia.
4. Inizio della pietraia.
5. Saliscendi tra erba e sfasciumi con aggiramento a destra di una gobba.
6. Cresta più affilata e brevi passaggi esposti.
7. Risalto roccioso da affrontare a destra, evitando quindi di scavalcarlo.
8. Nuovamente in cresta, si aggira il blocco di roccia successivo.
9. Il risalto roccioso più alto, attrezzato con una serie di catene e gradini metallici.
10. Arrampicata sul versante nord.
11. La parte superiore dello sperone, con una cengia verso sinistra seguita da un salto verso destra.
12. La cengia a sinistra vista dall'alto.
13. Raggiungimento della sommità dello sperone.
14. Discesa dall'erboso versante sud verso il Colle Tantanè.
15. Il pietroso Colle Tantanè e la confluenza da sinistra del sentiero 2B proveniente da Barmasc.
16. Aggiramento a sinistra del pinnacolo roccioso.
17. L'ultima salita viene affrontata a destra con l'aiuto di altre catene.
18. Facili passaggi su roccia.
19. Discesa fino al sottostante sentiero 5.
20. La cresta verso il Tantanè.
Dal Colle Pillonet si ricomincia a camminare in direzione sud, seguendo la comoda, larga e sicura cresta erbosa (foto 1). La traccia a terra è visibile, e già dal colle si nota il primo ometto.
Dopo un primissimo facile breve tratto su roccette (foto 2) si incontra un ometto su cui è stata conficcato un bastoncino (foto 3).
Scendendo da questo dolce dosso ci si ritrova su una pietraia (foto 4). I massi sono piuttosto instabili e anche quelli grandi possono muoversi pericolosamente, pertanto è necessario fare grande attenzione ad ogni passo. Nonostante questo, si tratta di roccia molto ruvida che assicura una buona tenuta agli scarponi. La direzione da tenere è indicata da qualche ometto di pietre e da evidenti segni e frecce gialli.
Si affronta qualche saliscendi anche su sfasciumi (foto 5) e si aggira una gobba detritica, poi la cresta si fa più affilata e frastagliata, con roccette e punti esposti (foto 6). Frecce e ometti continuano ad indicare il cammino senza possibilità di sbagliare.
Ci si avvicina così al risalto roccioso della foto 7, sul cui fianco destro è stato tracciato un sentiero che permette di aggirarlo senza quindi la necessità di scavalcarlo. Al termine dell'aggiramento si torna un cresta.
Subito dopo si incontra un blocco di roccia (foto 8), superabile senza problemi aggirandolo sempre sul lato destro; un punto dell'aggiramento è protetto con una catena.
Dopo un ulteriore breve tratto di cresta ci si trova di fronte al risalto più grande della traversata (foto 9) preceduto da un piccolo intaglio con canalini sui due versanti. Questo sperone è anche l'ostacolo maggiore, ma il versante nord è stato interamente attrezzato con una serie di catene e alcuni gradini.
I primi metri sono ripidi, e si superano con l'aiuto della catena e di alcuni gradini metallici (foto 10) che immettono su cresta leggermente meno pendente.
La parte superiore del gendarme (foto 11) prevede una diagonale a sinistra (foto 12) seguita da un gradino piuttosto alto che porta agli ultimi metri di catena prima della sommità (foto 13).
Una volta in cima si scende sul lato sud, che è un comodo prato in pendenza (foto 14).
Ci si trova ora su una nuova pietraia; la cresta è doppia, con un lieve avvallamento centrale. La traccia è segnalata da ometti; questo punto - in cui si tocca la quota minima dell'itinerario - è il Colle Tantanè.
Nota: il Colle Tantanè può essere raggiunto anche direttamente da Barmasc seguendo il sentiero 2B, descritto nell'itinerario 72.
Dopo il Colle Tantanè si affrontano due pinnacoli. Il primo viene aggirato molto semplicemente a sinistra (foto 16) su erba, terra e pietre (lo scavalcamento offrirebbe difficoltà superiori al III), mentre sul secondo sono già visibili ometti, frecce e una traccia sul fianco destro (foto 17); la risalita di queste rocce comporta qualche facile passaggio su roccia (foto 18) attrezzato con l'ultima catena del percorso.
Si scende dunque sul versante opposto, andando ad intercettare il sentiero che proviene dal Colle Portola e sale al Tantanè (foto 19).
Da qui la salita al Tantanè si effettua sul visibile sentiero a destra (foto 20), generalmente in cresta con alcuni possibili aggiramenti di rocce sul versante sud.
La vetta (foto 21) è abbastanza spaziosa e ospita una croce in acciaio su un basamento con uno sportello sul lato nord all'interno del quale è conservato il libro di vetta.

21. La vetta del Tantanè.

A sinistra una vista d'insieme del percorso ad anello consigliato, diviso in tre settori:

  • Parcheggio di Barmasc - Colle Pillonet (salita dell'escursione 48) in viola;
  • Colle Pillonet - m. Tantanè (questo itinerario) in rosso;
  • M. Tantanè - Barmasc via Colle Portola (discesa dell'escursione 23) in verde (blu la variante in cresta) fino al colle, in azzurro fino a Barmasc.

L'intero anello è percorribile in 6-7 ore; la lunghezza di circa 13,4 km e il dislivello totale di 1150 m..

TRACCIATO GPS

Il tracciato GPS del percorso dal Colle Pillonet al m. Tantanè.
La cartina include la rete sentieristica circostante, i laghi Champlong, la strada, una schematizzazione delle aree prative e detritiche e le isoipse a 20 m.

Cliccare sull'immagine per scaricare i tracciati per GPS Trackmaker, Google Earth e in formato .GPX e una cartina vettoriale in formato PDF.

NOTA: il tracciato che fornisco è relativo ai MIEI movimenti nel giorno in cui ho percorso il sentiero, e può contenere imprecisioni dovute a miei spostamenti non inerenti il tragitto e ad errori dello strumento. Utilizzatelo come riferimento, eventualmente come traccia approssimata e per il calcolo delle distanze dai waypoint, e NON seguitelo se si dirige in posti assurdi.

PROFILO ALTIMETRICO
Il profilo altimetrico del percorso dal Colle Pillonet al Tantanè mostra subito evidenti saliscendi, seppur modesti.
Alla partenza dal Colle Pillonet ci si porta subito poco più in alto, al primo ometto; qui si scende poi inizialmente su pietraia e poi su terreno misto erba-detriti fino a toccare un piccolo intaglio da cui si esce superando la paretina attrezzata che conduce alla sommmità del risalto, da cui si scende più dolcemente fino al Colle Tantanè, il punto con elevazione minima dell'itinerario.
Dal Colle Tantanè si risale superando due gobbe per poi incontrare il sentiero 9 proveniente dal Colle Portola. Da qui si scende sulla cresta che unisce il Tantanè alla dorsale di confine Ayas-La Magdeleine, pressochè pianeggiante, per poi risalire definitivamente alla vetta.
Note meteorologiche:
L'itinerario è caldamente sconsigliato in caso di pioggia o neve.
In generale la zona non è particolarmente soggetta ad annuvolamenti locali, ma ci si può facilmente trovare nella nebbia in caso di nuvolosità diffusa.
Periodo consigliato:
La salita è consigliata in assenza di neve, quindi in generale da giugno a ottobre.
Attrezzatura:
Nessuna attrezzatura particolare è richiesta a parte un paio di scarponi da montagna con suola rigida, adatti ad affrontare i tratti su pietraia o roccia che questo itinerario comprende.
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