AVVISO AI VISITATORI
A seguito del proposito di un nuovo collegamento funiviario tra Frachey e il Colle Superiore delle Cime Bianche nell'area protetta del Vallone delle Cime Bianche (Ambienti glaciali del gruppo del Monte Rosa, SIC/ZPS IT1204220), nonostante il sito rappresenti un impegno ormai ventennale portato sempre avanti con continuità, passione e dedizione, il webmaster non ritiene più opportuno indirizzare migliaia di escursionisti in una valle che non ha imparato ad amare, rispettare e proteggere se stessa, a meno che non intervengano elementi che scongiurino l'ennesimo attacco al suo ambiente.Il webmaster
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Una volta raggiunto il Colle Pillonet come descritto nell'itinerario 48 è possibile percorrere la lunga cresta in direzione sud fino ad incontrare il sentiero che sale al Tantanè dal Colle Portola (considerato la "normale" da Ayas e già descritto nell'itinerario 23) nel punto dove questo lascia la cresta di confine Ayas / Valtournenche; da qui in poche decine di minuti si guadagna la vetta del Tantanè. Tornando al punto di partenza - il parcheggio di Barmasc - via Colle Portola si ottiene così un piacevole itinerario ad anello di lunghezza non eccessiva (circa 13 km); la salita dal Colle Pillonet viene descritta solo in salita proprio in previsioni di una discesa attraverso il Portola. Salita: Colle Pillonet m. 2698 - m. Tantanè m. 2734
Sentiero: 2C. |
Dal Colle Pillonet si ricomincia a camminare in direzione sud, seguendo la comoda, larga e sicura cresta erbosa (foto 1). La traccia a terra è visibile, e già dal colle si nota il primo ometto. Dopo un primissimo facile breve tratto su roccette (foto 2) si incontra un ometto su cui è stata conficcato un bastoncino (foto 3). Scendendo da questo dolce dosso ci si ritrova su una pietraia (foto 4). I massi sono piuttosto instabili e anche quelli grandi possono muoversi pericolosamente, pertanto è necessario fare grande attenzione ad ogni passo. Nonostante questo, si tratta di roccia molto ruvida che assicura una buona tenuta agli scarponi. La direzione da tenere è indicata da qualche ometto di pietre e da evidenti segni e frecce gialli. Si affronta qualche saliscendi anche su sfasciumi (foto 5) e si aggira una gobba detritica, poi la cresta si fa più affilata e frastagliata, con roccette e punti esposti (foto 6). Frecce e ometti continuano ad indicare il cammino senza possibilità di sbagliare. Ci si avvicina così al risalto roccioso della foto 7, sul cui fianco destro è stato tracciato un sentiero che permette di aggirarlo senza quindi la necessità di scavalcarlo. Al termine dell'aggiramento si torna un cresta. Subito dopo si incontra un blocco di roccia (foto 8), superabile senza problemi aggirandolo sempre sul lato destro; un punto dell'aggiramento è protetto con una catena. Dopo un ulteriore breve tratto di cresta ci si trova di fronte al risalto più grande della traversata (foto 9) preceduto da un piccolo intaglio con canalini sui due versanti. Questo sperone è anche l'ostacolo maggiore, ma il versante nord è stato interamente attrezzato con una serie di catene e alcuni gradini. I primi metri sono ripidi, e si superano con l'aiuto della catena e di alcuni gradini metallici (foto 10) che immettono su cresta leggermente meno pendente. La parte superiore del gendarme (foto 11) prevede una diagonale a sinistra (foto 12) seguita da un gradino piuttosto alto che porta agli ultimi metri di catena prima della sommità (foto 13). Una volta in cima si scende sul lato sud, che è un comodo prato in pendenza (foto 14). Ci si trova ora su una nuova pietraia; la cresta è doppia, con un lieve avvallamento centrale. La traccia è segnalata da ometti; questo punto - in cui si tocca la quota minima dell'itinerario - è il Colle Tantanè. Nota: il Colle Tantanè può essere raggiunto anche direttamente da Barmasc seguendo il sentiero 2B, descritto nell'itinerario 72.
Dopo il Colle Tantanè si affrontano due pinnacoli.
Il primo viene aggirato molto semplicemente a sinistra (foto 16) su erba, terra e pietre (lo scavalcamento offrirebbe difficoltà superiori al III), mentre sul secondo sono già visibili ometti, frecce e una traccia sul fianco destro (foto 17); la risalita di queste rocce comporta qualche facile passaggio su roccia (foto 18) attrezzato con l'ultima catena del percorso.Si scende dunque sul versante opposto, andando ad intercettare il sentiero che proviene dal Colle Portola e sale al Tantanè (foto 19). Da qui la salita al Tantanè si effettua sul visibile sentiero a destra (foto 20), generalmente in cresta con alcuni possibili aggiramenti di rocce sul versante sud. La vetta (foto 21) è abbastanza spaziosa e ospita una croce in acciaio su un basamento con uno sportello sul lato nord all'interno del quale è conservato il libro di vetta. |
A sinistra una vista d'insieme del percorso ad anello consigliato, diviso in tre settori:
L'intero anello è percorribile in 6-7 ore; la lunghezza di circa 13,4 km e il dislivello totale di 1150 m.. |
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NOTA: il tracciato che fornisco è relativo ai MIEI movimenti nel giorno in cui ho percorso il sentiero, e può contenere imprecisioni dovute a miei spostamenti non inerenti il tragitto e ad errori dello strumento. Utilizzatelo come riferimento, eventualmente come traccia approssimata e per il calcolo delle distanze dai waypoint, e NON seguitelo se si dirige in posti assurdi.
