AVVISO AI VISITATORI
A seguito del progetto di un nuovo collegamento funiviario tra Frachey e il Colle Superiore delle Cime Bianche nell'area protetta del Vallone delle Cime Bianche (Ambienti glaciali del gruppo del Monte Rosa, SIC/ZPS IT1204220), nonostante il sito rappresenti un impegno ormai ventennale portato sempre avanti con continuità, passione e dedizione, il webmaster non ritiene più opportuno indirizzare migliaia di escursionisti in una valle che non ha imparato ad amare, rispettare e proteggere se stessa, a meno che non intervengano elementi che scongiurino l'ennesimo attacco al suo ambiente.AyasTrekking.it fa parte del gruppo di lavoro "Ripartire dalle Cime Bianche" che ha come scopo lo sviluppo in Ayas di un nuovo modello di turismo sostenibile e attento alle nuove necessità e richieste del mercato nazionale e internazionale.
Il webmaster
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"Ci andremo quest'estate" ci siamo detti io
e Marco mille volte nell'arco della primavera. Il Testa Grigia è sempre
stato per me un target piuttosto ambito; montagna difficile, a sentire molti,
con terreno pericoloso e rocce su cui doversi arrampicare. Per molti anni
non me lo sono nemmeno sognato di provare a salirci, e l'aver incontrato
una volta sulla cabinovia del Crest un ragazzo con una mano quasi squarciata
da una roccia proprio del Testa Grigia non ha certo contribuito a rendermi
sicuro di volerci andare.
Comunque le mie vacanze 2005 sono venute, sono state piene di belle camminate,
e se ne sono andate, senza che questa benedetta montagna venisse raggiunta.
A questo va aggiunto il fatto che già da qualche mese si parlava di
girare una sorta di documentario con una parte proprio sulla salita al Testa
Grigia.
Ultima chance: 29 agosto. Due giorni da passare a Champoluc, e le previsioni
sembrano essere concordi: brutto sabato, miglioramento domenica, bello lunedì.
Marco è ancora su, e quindi non sprechiamo l'occasione: lunedì
sarà il nostro giorno.
Domenica il tempo sembra essere davvero così così; cielo parzialmente
nuvoloso, calma di vento, Testa Grigia nelle nuvole tutto il giorno.
Lunedì mattina sveglia presto, e alle 8 siamo in cammino. Non so se
siamo eroici o solo spilorci, comunque si parte da casa, niente funivia.
Quando arriviamo al Crest il tempo non sembra davvero bello come previsto,
c'è già qualche nuvola in cielo, soprattutto sul versante di
Gressoney.
Da Cuneaz il Testa Grigia ha già la punta coperta, e la base delle
nuvole va abbassandosi. Sta di fatto che prima di arrivare in fondo al vallone
abbiamo già ridimensionato la gita, rinunciando alla cima e fermandoci
ai laghi Pinter. Accidenti, tanta attesa e quando finalmente siamo partiti
il tempo ci rovina tutto. Va beh, saliamo ai laghi e fermiamoci lì.
Siamo già nella nebbia quando arriviamo ai Pinter, e non vediamo la
sponda opposta del lago più grande. Un paesaggio suggestivo ma senza
dubbio fin troppo conosciuto per me che sono cresciuto in pianura.
Marco si fa un panino come merendina, io mangio un pezzetto di cioccolato.
Intanto qualche raggio di sole filtra dalle nubi, riscalda leggermente il
terreno e la nebbia sembra alzarsi un po', tant'è che appare anche
il Colle Pinter. "Andiamo fino al colle, poi vediamo". Dai laghi il passo
è breve, dieci minuti o poco più. Quando ci arriviamo il colle
è di nuovo nella nebbia, ma decidiamo lo stesso di proseguire fino
al bivacco. Non sembrano nuvole cariche di pioggia, probabilmente non rischiamo
niente se non di trovarci senza visibilità. Peccato, perchè
a quanto si dice dovrebbe meritare davvero, ma l'autunno si avvicina, e sappiamo
che la neve potrebbe impedirci la salita nelle prossime settimane. Si va
avanti.
La prima parte non è difficile; Massi aveva tentato un giorno da solo,
ma si era bloccato in un punto per la paura del terreno friabile inclinato
verso il precipizio; sono preparato alla cosa ma quando arrivo su e sono
sicuro di aver superato quel punto non riesco proprio a capire quale fosse.
Finita la parte erbosa il sentiero è un po' tutto uguale, terriccio
e sassi instabili. Un punto da superare con una piccola arrampicata, e faccio
la stupidaggine di sforzare l'anca destra, che mi farà male fino al
giorno dopo.
Marco parlava di un tratto, prima di arrivare in cresta, formato da una specie
di imbuto ripido con rischio di piccole frane causate da chi precede; in
effetti il punto non è proprio il massimo della sicurezza, ma lo passiamo
senza provocare smottamenti. Intanto i minuti di ripresa aumentano, e scatto
parecchie foto per questo sito.
Al di sopra dell'imbuto un'area pietrosa con scarsa pendenza ci porta finalmente
sulla cresta. La valle di Gressoney è immersa nelle nuvole, non si
vede un gran chè, ma riconosco Stafal e il lago Gabiet.
Abbiamo leggermente sbagliato strada nell'ultimissima parte, ma siamo comunque
sul sentiero tra il bivacco e la cima; svoltiamo a destra e in pochi minuti
raggiungiamo il Lateltin. Per me è già un traguardo, un posto
nuovo.
Siamo nella nebbia, la temperatura è accettabile e non c'è
vento; ne approfittiamo per pranzare, con la comodità di un vero tavolo.
Intanto arrivano anche due escursionisti di lingua tedesca, sembra che intendano
fermarsi per la notte.
Finito il pranzo decidiamo di partire per la cima. Non è lontana,
ce la voglio fare. Marco c'è già stato più volte, quello
nuovo sono io.
La nebbia ci accompagna sulla cresta; la visibilità è di qualche
decina di metri ma non rende problematica la salita. Non ci sono bivi.
Arrivati in prossimità della cima iniziano le roccette, poi i tratti
attrezzati. La cengia esposta a est è spettacolare, ma posso ben capire
che alcuni ne abbiano paura. Bisogna veramente farci attenzione; proseguo
con cautela non senza occuparmi di documentare in video il cammino.
L'ultima parete, quella con il cavo d'acciaio, è micidiale, sdrucciolevole
ed esposta, ma si sale abbastanza velocemente, sempre con attenzione. Ed
ecco finalmente la cima, la tanto attesa cima del Testa Grigia. Siamo a 3314
metri e a dire il vero non si vede un tubo, ma è comunque con gioia
che suono la campana del CAI di Parabiago. Bingo! Altra vetta conquistata!
Sarà poi compito mio tornarci con una giornata più adatta...
Hanno partecipato alla spedizione sul Testa Grigia del 29 agosto 2005:
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