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GRAINES - CLEVE DI MOULAZ

EE
La Cleve di Moulaz è una modesta elevazione lungo la cresta ovest della Punta Champlong, visibile in primo piano nella foto a sinistra (con Ciosè, Colle Ranzola, Punta Regina, M. Rena, Taille e Taf sullo sfondo). La salita da Allesaz via Moulaz è già stata descritta nell'itinerario 32; questo sentiero tuttavia, estremamente poco frequentato, sta lentamente scomparendo. Una via alternativa, pertanto, è quella da Graines qui descritta.
Il percorso non è lunghissimo ma presenta alcune difficoltà dovute soprattutto alla scarsità di indicazioni e ancora una volta all'eventualità di dover cercare la via nell'erba alta; gli ultimi metri per raggiungere la cima richiedono capacità basiche di arrampicata.
Salita: Graines m. 1375 - Cleve di Moulaz m. 2233 EE

Sentiero: 9, 9C.
Tempo di percorrenza: 2h' - 3h.
Difficoltà: alcuni tratti ripidi, mancanza di traccia, bivi non segnalati, rocce finali.

1. La prima parte del cammino è sulla strada che lascia Graines puntando verso il M. Bieteron.
2. Il primo ponte. Il sentiero lo attraversa, lasciando temporaneamente la strada.
3. Dopo il ponte si procede nel bosco su facile mulattiera.
4. Ormai fuori dal bosco, la mulattiera arriva a Charbonnière.
5. Superata Charbonnière si procede sulla strada tra il bosco e i pascoli.
6. Nei pressi di Collet si può accorciare leggermente il cammino deviando sulla mulattiera.
7. Attraversamento degli alpeggi di Restol, con la Punta Champlong a fare da sfondo.
8. L'inizio del sentiero 9C per la Cleve di Moulaz.
9. A questo bivio seguire il ramo destro.
10. Il sentiero sale nel bosco.
11. Attraversamento di un canale.
12. Arrivo all'Alpe Balavra.
13. Salita nel bosco dopo l'Alpe Balavra.
14. Attenzione all'indicazione sul masso in fondo.
15. Salita ripida nei pressi di grandi rocce.
16. Risalita di una radura in un canale.
17. Radura con bivio non segnalato.
18. Salita ripida.
19. Un piccolo guado.
20. L'ometto porta a risalire la radura.
21. I ruderi di un alpeggio.
22. La radura ricoperta di mirtilli va risalita fino al colletto.
23. Al colletto ci si dirige a sinistra verso il costone.
24. Salita con traccia molto debole tra l'erba alta.
25. Arrivati sul crinale si trova un paletto.
26. Prima del segnavia 9C imboccare il traverso a destra.
27. Svolta a sinistra verso la parete.
28. Salita alla cima della Cleve di Moulaz.
29. La Cleve di Moulaz vista da est, con lo Zerbion e il gruppo del Bussola sullo sfondo.
Il cammino inizia a Graines, raggiungibile comodamente in auto svoltando a destra (salendo in direzione Ayas) dove segnalato sulla statale appena dopo Arcesaz. Prima di raggiungere il paese la strada lambisce il noto Castello di Graines, che può essere preso in considerazione come meta aggiuntiva della giornata.
Nei pressi di Graines è poi possibile parcheggiare e fare scorta di acqua ad una delle fontanelle presenti.
Il sentiero da seguire coincide per tutto il primo lungo tratto con la strada sterrata che fa da prolungamento a quella asfaltata che collega il paese col fondovalle (foto 1). La prima parte del cammino è dunque semplicissima, senza alcun dubbio su quale strada seguire, e porta ad inoltrarsi nella valletta lasciandosi alle spalle il Castello di Graines; si incontrano presto un segnavia 9 verde a sinistra e una palina con indicazioni a destra, mentre sullo sfondo campeggia la sagoma arrotondata del M. Bieteron (escursione 21); successivamente si trovano segnavia più numerosi che riportano le numerazioni 9, 9A, 9B e 9C, tutti riferiti alla strada che si sta percorrendo e alle diramazioni successive.

Superato un bacino artificiale la strada supera un affluente del Torrent de Graines grazie ad un ponte in corrispondenza del quale piega verso est puntando verso il Ciosè; poco dopo si incontra una fontanella sulla sinistra.
Poco più avanti si incontra un primo ponte a quota 1508, che porta sul lato opposto del torrente, e lo si attraversa (foto 2).

Nota: la strada sterrata, benchè molto sconnessa, risulta comunque aperta almeno fino a questo punto, pertanto eventualmente la camminata potrebbe anche iniziare da questo ponte, risparmando circa 150 m. di dislivello.
Al di là del ponte inizia una mulattiera che si inoltra con moderata pendenza nel bosco (foto 3), uscendone poco più a monte nei pressi di Charbonnière (foto 4) dove ci si reimmette sulla strada seguendola verso destra; si incontrano ancora segnavia 9, 9A, 9B e 9C. Il cammino prosegue ora grossomodo in direzione sud-est.
La strada continua a salire dolcemente rimanendo per un tratto sul confine tra il bosco e i pascoli (foto 5). Nei pressi degli edifici di Collet si può nuovamente accorciare leggermente il cammino lasciando per un breve tratto la strada e salendo sulla mulattiera (foto 6) tagliando una curva (scelta facoltativa da valutare anche in funzione delle condizioni del sottobosco).
Riportatisi nuovamente sulla strada si incontrano gli alpeggi di Restoly (foto 7) e dei piccoli saliscendi mentre ci si avvicina a una strettoia della valle, che qui è compresa tra la rocciosa parete sud-ovest della Punta della Garda e il ripido pendio nord della Cleve di Moulaz: si incontra infatti la diramazione 9C che conduce proprio alla Cleve di Moulaz (foto 8), indicata a 1h30' di cammino con difficoltà EE. A questo punto si abbandona la strada e si svolta a destra su questo sentiero, che sale inizialmente nel bosco per poi spianare leggermente. Si incontra un mal segnato bivio senza indicazioni (foto 9) e si procede a destra; la via è indicata da un ometto di pietre. Si sale ora dolcemente con larghi tornanti (foto 10), si attraversa un canale (foto 11) e rientra quindi nel bosco.
La salita prosegue dolce, facendosi poi nuovamente ripida con tornanti. Si raggiunge una radura che ospita diversi grandi massi (foto 12) e l'Alpe Balavra (sulla facciata est si trova una targa in legno con l'indicazione Alpe Tchavana "Balavra"). Si costeggia l'alpeggio e si prosegue dritti disegnando due tornanti nel bosco (foto 13) uscendone poi in una nuova radura (foto 14). Qui il sentiero prosegue apparentemente dritto, ma si tratta di una falsa traccia che si interrompe alcune centinaia di metri dopo. Bisogna invece identificare una freccia gialla dipinta su una roccia più in alto, e seguirla. La salita è piuttosto ripida, con tornanti sconnessi, è indicata da bolli rossi, frecce gialle e ometti di pietre, e costeggia grandi rocce a sinistra (foto 15).
Si raggiunge così una radura e la si risale (foto 16) seguendo gli ometti di pietre e le frecce su per un canale da cui si esce poi a sinistra. SI percorre un traverso con un leggero saliscendi arrivando in un'altra radura (foto 17) dove si incontra un bivio, del tutto privo di indicazioni, che si supera proseguendo a destra (freccia sbiadita). Il ramo a sinistra porta invece all'Alpe Oreille.
La traccia si fa debole, sale verso altre rocce, si incontra una freccia e dei bolli rossi e si sale con ripidi tornanti (foto 18)attraversando anche un piccolo guado (foto 19) che immette in un'altra radura (foto 20), dove si identifica un ometto di pietre che indica di risalire; più in alto una freccia porta ad uscire dalla radura verso sinistra. La traccia a terra è debole; un traverso conduce ai ruderi di un alpeggio (foto 21).
Si passa sul fianco sinistro dell'alpeggio (attenzione alle ortiche) risalendo poi un canale da cui si esce verso destra, proseguendo con tornanti fino ad una radura in pendenza ricoperta da cespugli di mirtillo (foto 22) che si risale fino al colletto soprastante dove si incontra una freccia verso sinistra (foto 23). Il sentiero prosegue dunque verso il costone boscoso con traccia debolissima tra l'erba alta (foto 24) fino ad un crinale su cui si trova un paletto (foto 25). Qui si svolta a sinistra trovando un segnavia 9C, ma poco prima del segnavia si imbocca il visibile traverso a destra (foto 26). Questo conduce ad una nuova cesta che costituisce di fatto la spalla ovest della Cleve di Moulaz. Qui si svolta ancora a sinistra puntando direttamente alla parete rocciosa (foto 27).
A questo punto la salita diventa molto ripida e si può affrontare su roccia o su erba (foto 28), fino a raggiungere un ometto di pietre. La cima è il punto della cresta più alto, poco più avanti, e lo si raggiunge velocemente aggirandolo prima sul lato nord.
Discesa: Cleve di Moulaz m. 2233 - Graines m. 1375 EE

Sentiero: 9C, 9.
Tempo di percorrenza: 2h - 2h30'.
Difficoltà: rocce iniziali, alcuni tratti ripidi, mancanza di traccia, bivi non segnalati

30. Inizio della discesa, visto da sopra.
31. Imbocco del traverso.
32. Svolta sul crinale nord-ovest.
33. Discesa su prato.
34. Si sfiora a destra il rudere di un alpeggio.
35. Discesa verso gli ometti evidenziati.
36. Il guado sulla via del ritorno.
37. In questa radura si svolta a sinistra seguendo la freccia.
38. Traverso dopo la radura.
39. Discesa in un canale seguendo frecce e ometti.
40. Alcuni tornanti, a tratti su terreno umido.
41. La radura che precede l'Alpe Bavala.
42. Arrivo all'Alpe Bavala.
43. Discesa sotto l'Alpe Bavala.
44. Attarversamento di un canale.
45. Ritorno sulla strada.
46. Restoly, con il Bieteron sullo sfondo.
47. La mulattiera nel bosco dopo Charbonnière.
48. Rientro a Graines con vista sul castello.

A meno di non voler scendere ad Allesaz o effettuare altre varianti, la discesa seguirà lo stesso percorso della salita.
Si lascia la cima della Cleve di Moulaz scendendo lungo il pendio ovest, su erba e/o roccia (foto 30), fino alla spalla sottostante, dove si identifica il poco visibile traverso (foto 31) che, allungandosi in direzione nord, conduce al successivo crinale raggiungendolo in un punto segnato da un paletto.
Al crinale si svolta subito a sinistra scendendo alla sella sottostante e qui si svolta a destra (foto 32) iniziando a scendere lungo il prato ricoperto di mirtilli (foto 33), con parzialmente visibile traccia a terra, fino al bosco sottostante, dove si descrivono alcuni tornantini.
Si passa a destra dei ruderi di un alpeggio (foto 34) dove la traccia scompare, e va ricercata appena a destra degli alberi più vicini. Si esegue poi un traverso a sinistra tra erba alta e cespugli per poi scendere (foto 35) verso ometti e frecce tra rocce e bassa vegetazione. In fondo al prato si piega a sinistra e si scende con tornanti fino ad incontrare un guado (foto 36) e un traverso a sinistra, per poi scendere ancora con tornanti fino ad una radura (foto 37). Qui, seguendo una freccia alquanto sbiadita, si rientra nel bosco a sinistra, scartando la possibilità di proseguire dritti (e finire all'Alpe Oreille).
Si percorre un altro traverso (foto 38) con lieve saliscendi per poi perdere quota più decisamente in un canale (foto 39) seguendo la traccia di alcune frecce e ometti di pietre, e uscendone poi verso destra con un altro traverso.
Si scende ancora con tornanti su terreno in parte umido (foto 40) fino ad un'altra radura (foto 41) con evidente traccia a terra, e che precede di poco l'Alpe Bavala (foto 42).
Qui si passa a sinistra della costruzione, scendendo poi sul prato sottostante con tornanti in direzione di una freccia già visibile (foto 43) rientrando così nel bosco e continuando la discesa con tornanti; si attraversa un canale (foto 44). Il sentiero serpeggia poi nel bosco fino a tornare sulla strada (foto 45), che va seguita naturalmente verso sinistra.
Si attraversa Restoly (foto 46) incontrando subito dopo, a destra, la possibilità di lasciare per un breve tratto la strada accorciando lievemente il cammino grazie ad una mulattiera; ritrovata la strada nei pressi di Collet si raggiunge Charbonnière, dove - non visibilissima - si riprende a sinistra la mulattiera che accorcia il cammino (foto 47) e scende più direttamente verso il torrente, che viene attraversato su un ponte ritrovando così la strada, dove si riprende il cammino verso sinistra (a meno che non si sia partiti da qui).
Sempre sulla stessa strada, superando il bacino artificiale e senza ulteriori deviazioni - ma con un piacevole ultimo tratto con il castello come sfondo (foto 48)- si torna a Graines, punto di partenza di questa escursione.

CARTINA
Cartina
La cartina del Vallone di Frudière con il percorso da Graines alla Cleve di Moulaz.
Sono riportate le strade, gli edifici, i corsi d'acqua, i principali sentieri della zona, i prati, il reticolo e le isoipse a 20 m. Potrebbero non essere riportate diramazioni secondarie dei sentieri.

Cliccare sull'immagine per scaricare una dettagliata cartina vettoriale in formato PDF e il tracciato GPS per GPS Trackmaker, per Google Earth e in formato GPX.

PROFILO ALTIMETRICO
Profilo altimetrico
Il profilo altimetrico della salita da Graines alla Cleve di Moulaz. Tutta la prima parte è in debole pendenza (strada), con un tratto leggermente più ripido prima di Charbonnière (taglio nel bosco). La pendenza poi si riassesta su quella iniziale fino al bivio del sentiero 9C; qui abandonata la strada si sale più ripidi - con qualche breve tratto più pianeggiante) fino alla Cleve di Moulaz, che richiede un ultimissimo salto molto ripido.
Note meteorologiche:
La zona non è estremamente soggetta ad annuvolamenti, salvo in presenza di vento da sud e con masse di aria umida in ingresso in valle dalla pianura (nubi basse in questa zona sono un segno del tempo in peggioramento).
Considerata la natura del terreno da attraversare si consiglia di scegliere una giornata serena, sicuramente senza pioggia e senza nubi basse e nebbia che potrebbero ridurre o azzerare la visibilità.
Periodo consigliato:
La salita lungo la via nord alla Cleve di Moulaz è consigliata in assenza di neve, che potrebbe nascondere le già deboli tracce. Generalmente da maggio a ottobre.
Attrezzatura:
L'itinerario non richiede attrezzatura tecnica particolare. Sono sufficienti scarponcini con buona tenuta, abbigliamento adatto alla stagione, acqua e cibo per la giornata.
Frequentazione:
Il sentiero e la strada per i Laghi Frudière sono, nella bella stagione, decisamente frequentati. Lo stesso non si può certo dire per la salita alla Cleve di Moulaz, che è una cima del tutto secondaria e quasi sconosciuta.
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