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LAGO PERRIN - LAGHI PINTER

EE
La traversata dal Lago Perrin ai Laghi Pinter permette di collegare le due zone senza dover perdere e riguadagnare quota.
Sarà dunque possibile comporre itinerari ad anello più interessanti, comprendenti i valloni di Mascognaz e Cuneaz, e un ampio ventaglio di mete come il Testa Grigia, il Colle Pinter, Ostafa, i villaggi di Crest, Cuneaz, Frantze, Mascognaz.
Il collegamento non comporta reali difficoltà tecniche né forte esposizione ed ha uno sviluppo molto limitato (circa 1,5 Km) ma si svolge su terreno a tratti franoso e moderatamente instabile, all'ombra di pareti rocciose che possono impedire lo scioglimento della neve fino a primavera inoltrata. Richiede pertanto una certa familiarità con ambienti di media montagna e sentieri a volte di individuazione non immediata.
Lago Perrin - Laghi Pinter EE

Tempo di percorrenza: 40 - 70 minuti.
Difficoltà: pietraie, terreno franoso, tratti non ben visibili.

1. Per imboccare il sentiero occorre portarsi sul dosso nei pressi della sponda nord-nord-est, indicato dalla freccia rossa.
2. Risalita la cunetta, il sentiero appare subito ben tracciato.
3. Il sentiero si avvicina alle zone più rocciose.
4. Superato il primo costone si raggiunge la pietraia.
5. Sulla pietraia il sentiero inizia ad essere meno evidente a terra.
6. Si attraversano punti interessati da frane anche recenti.
7. Superata la zona detritica il sentiero torna ad essere più visibile.
8. La traversata si avvia al termine: sulla cunetta di fronte si notano alcuni ometti di pietre.

La traversata dal Lago Perrin ai Laghi Pinter inizia dalla sponda nord-est del Perrin. Il sentiero non è facilmente visibile dal lago, pertanto è opportuno risalire il dosso posto a est dell'arrivo del sentiero che sale dal Vallone di Cuneaz (foto 1).
Superato il dosso, il sentiero, che punta verso il Testa Grigia con scarsa pendenza, è subito visibile (foto 2).
Il primo tratto taglia un pendio di erba e sassi inclinato verso sinistra; si procede senza difficoltà passando ala base di alcune piccole pareti (foto 3).
Iil sentiero raggiunge poi un pendio detritico, sovente interessato da piccole frane (foto 4); qui la traccia a terra, come accade su ogni pietraia, diventa meno evidente (foto 5) e potrebbe essere quasi invisibile soprattutto in presenza di nevai, ma sono stati costruiti alcuni ometti di pietre.
Dove il sentiero scompare, si scavalcano i massi e si procede (foto 6) senza imporsi significative variazioni di quota, fino a ritrovare la traccia.
Una volta usciti da questa zona il pendio, ora lievemente meno ripido, torna ad essere formato da erba e sassi, e la traccia è nuovamente visibile a terra (foto 7) mentre guadagna quota dolcemente.
Si riconosce di fronte un costone detritico che rappresenta la fine della salita e separa la zona appena attraversata dalla conca dei Laghi Pinter; avvicinandosi si notano alcuni ometti di pietre (foto 8).
Superati gli ometti si incontra una zona pressochè pianeggiante, erbosa cosparsa di grandi massi (foto 9).
Si attraversa quest'area zigzagando tra i massi o scavalcandoli, iniziando così la discesa verso il maggiore del gruppo del Laghi Pinter, le cui sponde sono raggiunte velocemente seguendo ora l'evidente sentiero, comprendente anche un breve tratto di ripida discesa che conduce così al livello dello specchio d'acqua.

Dai laghi il cammino potrà poi procedere verso il Colle Pinter (15'-20', tratto 2 dell'itinerario 3) e da qui al Testa Grigia (escursione 20) o in Valle di Gressoney via Alpenzu, oppure rimanendo in Val d'Ayas in direzione di Ostafa (50'-70', tratto 3 dell'escursione 3) o di Cuneaz - Crest - Champoluc (tratto 3 dell'escursione 3b).

PROFILO ALTIMETRICO
Il profilo altimetrico del percorso. È evidente come il guadagno di quota sia molto limitato, con un tratto pressochè pianeggiante seguito da una salita e una successiva discesa che porta al piano dei Laghi Pinter.
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Commenti già inseriti (3):
3. Giangia68 16/07/2020, 22.39.45
Utente registrato
Età: 55 anni

Valutazione:
16/07/2020. Ciò che resta del 13c non permette l'attraversata. Sopra sulla sinistra per chi lo fa da laghi Pinter a lago Perrin c'è una via sulla pietraia segnata da ometti. Troppo scoscesa, troppo pericolosa. Un piccolo passaggio sulla neve complica ulteriormente il tragitto. Non lo rifarei più.
2. Matteo 19/08/2019, 08.56.36
Utente non registrato
Valutazione:
Ho percorso questo tratto il 17 agosto 19,molto più visibile rispetto le foto riportate qui anche perché molto frequentato.Bel giro ad anello alternativo al 13c
1. AC 21/07/2019, 20.54.50
Utente non registrato
Valutazione:
Abbiamo fatto quest'itinerario nel senso laghi pinter > lago perrin.
Basta prestare attenzione al inizio del sentiero 13C che parte dagli laghi pinter. Imboccare il sentiero a sinistra che risale un pochino e non quello a destra che porta su passaggi molto esposti e pericolosi
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