AVVISO AI VISITATORI

A seguito del proposito di un nuovo collegamento funiviario tra Frachey e il Colle Superiore delle Cime Bianche nell'area protetta del Vallone delle Cime Bianche (Ambienti glaciali del gruppo del Monte Rosa, SIC/ZPS IT1204220), nonostante il sito rappresenti un impegno ormai ventennale portato sempre avanti con continuità, passione e dedizione, il webmaster non ritiene più opportuno indirizzare migliaia di escursionisti in una valle che non ha imparato ad amare, rispettare e proteggere se stessa, a meno che non intervengano elementi che scongiurino l'ennesimo attacco al suo ambiente.
Alla prima scadenza del dominio ayastrekking.it dopo l'apertura dei cantieri, pertanto, questo non verrà più rinnovato. Contemporaneamente verranno messi offline tutti i servizi associati, il canale YouTube e il forum.

AyasTrekking.it fa parte del gruppo di lavoro "Ripartire dalle Cime Bianche" che ha come scopo lo sviluppo in Ayas di un nuovo modello di turismo sostenibile e attento alle nuove necessità e richieste del mercato nazionale e internazionale.

Il webmaster

Per saperne di più visita il nuovo sito Love Cime Bianche!

Questo messaggio viene visualizzato una sola volta per sessione

Informativa: questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Continuando la navigazione o cliccando sul pulsante OK acconsenti all'uso dei cookie.

BRUSSON - COL DE JOUX - TESTA DI COMAGNA - EXTREPIERAZ

E
La Testa di Comagna è la tozza cima che si eleva immediatamente a sud del Col de Joux, ultima della costiera a sud dello Zerbion a superare i 2000 metri.
È una montagna boscosa caratterizzata da un versante est che precipita ripido e con ampie zone rocciose su Brusson, e da un più dolce pendio ovest, dove sono posti anche alcuni paesi (Cuignod, Sommarèse ecc.).
La salita a questa vetta è molto semplice, presenta difficoltà che non superano E, e richiede 60-90', presentando sezioni con pendenza piuttosto pronunciata ma senza alcuna difficoltà tecnica.
L'itinerario viene qui presentato arricchito di tre parti aggiuntive: la salita da Brusson (con partenza al parcheggio dell'ex pista di pattinaggio) al Col de Joux e il ritorno al Col de Joux via Sommarèse/Cuignon, che trasformano il percorso in un anello; in più, il ritorno a Brusson avviene via Extrepieraz. La lunghezza del percorso completo di tutte le varianti è di circa 20 km; naturalmente si tratta di un itinerario modulare per cui può essere personalizzato secondo le proprie esigenze. Il solo tratto Col de Joux - Testa di Comagna, descritta nella sezione 2, misura circa 3+3 km ed è sicuramente alla portata di moltissimi camminatori.
È inoltre possibile effettuare la traversata completa della Testa di Comagna, scendendo verso sud fino al Col Tzècore, e completando il percorso ad anello ricongiungendosi all'itinerario qui descritto all'altezza di Cuignon: l'interessante variante - anch'essa senza alcuna difficoltà tecnica - è descritta nell'itinerario 47b.
Tratto 1: Brusson m. 1281 - Col de Joux m. 1639 T

Sentiero: 1.
Tempo di percorrenza: 45 - 80 minuti.
Difficoltà: nessuna.

1. Partenza dal parcheggio dell'ex pattinaggio, visibile a destra.
2. Al primo bivio si prosegue a sinistra.
3. Si passa sotto il ponte stradale.
4. Il sentiero sale a fianco della radura.
5. Altro attraversamento stradale. In evidenza un segnavia.
6. La mulattiera che sale nel bosco.
7. Ulteriore incrocio con la strada.
8. Sentiero più ripido.
9. La "Fontana di Napoleone". Si arriva dal sentiero a destra.
10. Prosecuzione a sinistra della fontana.
11. Il parcheggio alla sommità del Col de Joux.
Il punto preciso di partenza scelto per la salita al Col de Joux da Brusson è il parcheggio della pista di pattinaggio; questo è raggiungibile dalla strada per il Col de Joux svoltando immediatamente dopo il ponte sull'Evançon su una sterrata a destra. Attenzione: l'uso del parcheggio è riservato ai clienti della pista.
Dal parcheggio parte una strada sterrata (foto 1) a sinistra della struttura; si incontra subito un bivio e si procede a sinistra (foto 2) sulla strada che sale (si arriverà poi da destra se si sceglie di tornare via Extrepieraz).
Subito dopo si incontra un nuovo bivio, scegliendo anche questa volta la strada a sinistra, indicata da una freccia gialla; alla terza biforcazione si trascura nuovamente il ramo a destra - che porta a una vicina costruzione attualmente in fase di ristruttirazione - procedendo sempre a sinistra; il cammino da qui procede non più su strada ma su largo sentiero.
Si incrocia una prima volta la strada che sale al Col de Joux; la si attraversa e si procede sul largo sentiero che viene poco dopo scavalcato dalla stessa strada con un ponte (foto 3). Fare attenzione perchè il fondo può essere molto sdrucciolevole, soprattutto in caso di terreno bagnato (durante o dopo la pioggia), a causa della presenza di radici, sassi lisci e pigne.
Il sentiero costeggia poi una radura (foto 4) lasciandola a sinistra (a circa 1415 m. di quota) tra erba alta e qualche albero, e incontra ancora la strada asfaltata (foto 5) attraversandola; un segnavia 1 è ben visibile a sinistra della mulattiera che continua a salire nel bosco.
Il percorso è sembre estremamente visibile, largo e lastricato (foto 6), attraversa ancora la strada (foto 7), prosegue lastricato fino al successivo incrocio, poi si fa più ripido (foto 8).
Si incontrano altri tre incroci con la strada, giungendo a circa quota 1610 alla "Fontana di Napoleone" (foto 9 - 30-60' dalla partenza); questa è un utile punto in cui rifornirsi d'acqua nonchè opportuno riparo in caso di pioggia improvvisa essendo coperta da una tettoia.
Il sentiero prosegue una ventina di metri a sinistra della fontana (foto 10). Incrocia un'ultima volta la strada e giunge al parcheggio posto alla sommità del Col de Joux (foto 11), nei pressi del quale hanno inizio diversi sentieri tra cui quello che sale alla Testa di Comagna.
Tratto 2: Col de Joux m. 1639 - Testa di Comagna m. 2105 E

Sentiero: 1b.
Tempo di percorrenza: 60 - 90 minuti.
Difficoltà: nessuna.

12. Le paline del sentiero 1B al Col de Joux.
13. Primo tratto di elementare sentiero.
14. Bivio senza indicazioni. Notare le strisce di vernice su un albero, a sinistra nella foto.
15. Sentiero sempre facile.
16. Salita con tornantini nel bosco.
17. Superamento di un canalone.
18. Arrivo alla radura di quota 2000.
19. Dopo la radura il sentiero rientra nel bosco.
20. Breve salitina su ripido pendio.
21. La cresta sommitale. Il suo punto più alto è la vetta della Testa di Comagna.
Una volta giunti al Col de Joux, a piedi da Brusson come sopra descritto o con un mezzo a motore da uno dei due versanti, si localizza facilmente il punto di partenza del sentiero 1b; è infatti presente un palo con due cartelli gialli (foto 12). L'indicazione per la Testa di Comagna è da considerarsi eccessivamente prudente, riportando la vetta a 1h45' di cammino con difficoltà EE. L'altra indicazione riguarda la prosecuzione del sentiero 1b sul versante opposto fino al Col Tzecore.
L'unica difficoltà in questo sentiero, ma non sufficiente a renderlo un EE, è la mancanza pressochè totale di indicazioni chiare oltre questa prima palina.
Si inizia comunque a camminare - scartando a pochi metri dalla ripartenza una diramazione a sinistra - in piano su un larghissimo sentiero turistico in parte addirittura livellato con ghiaia (foto 13). Si incontra presto una palina con indicazioni per raggiungere la zona del vicino lago artificiale ma si ignora la variante; In 5/10' dal Col de Joux si raggiunge un bivio privo di indicazioni - salvo una coppia di strisce bianche e rosse su un albero a destra - proseguendo a sinistra (foto 14). La diramazione di destra proviene da Sommarèse e verrà percorsa al ritorno, se si è scelta la discesa descritta nel tratto 3 di questo itinerario.
Il sentiero rimane largo (foto 15); si incontrano anche bidoni per l'immondizia e indicazioni numeriche (sempre 1b) dipinte sulle rocce e si tralasciano eventuali diramazioni a destra e a sinistra rimanendo sulla traccia principale, che comincia a salire nel bosco con alcuni tornantini (foto 16) e si fa più stretta diventando un sentiero.
Successivamente si supera un canalone (foto 17) che in alcuni casi, come ad esempio al disgelo, potrebbe ospitare un rivolo d'acqua che va dunque scavalcato (nella foto 17 è asciutto).
Si continua a salire raggiungendo, a quota 2000 circa, una radura panoramica (foto 18), da cui è possibile ammirare buona parte delle vette della valle, dalle Becche alla Falconetta passando ovviamente per il vicino gruppo Bussola - Palasina - Nery.
Si rientra poi nel bosco (foto 19) per l'ultimo tratto di salita.
Questo, ancora ripido, comprende anche un breve passaggio lievemente esposto (foto 20) ma ancora sufficientemente largo e sicuro.
Subito sotto la cima si incontra un bivio, avendo cura di proseguire a sinistra; il sentiero di destra è il n. 5 che verrà eventualmente utilizzato per scendere verso Sommarèse.
In pochissimi minuti si raggiunge così la larga cresta sommitale (foto 21), in parte circondata da alberi ma in grado comunque di assicurare un bel panorama sulla Val d'Ayas e la Valle Centrale.
Pochi metri a sud del punto più alto è posto un piccolo altare con una croce e il libro di vetta (foto 22).

L'altare e la croce vicino alla vetta.
Tratto 3: Testa di Comagna m. 2105 - Col de Joux m. 1639 via Cuignon T

Sentiero: strada non numerata.
Tempo di percorrenza: 90 - 110 minuti.
Difficoltà: nessuna.

22. Si ripercorre la cresta in direzione nord.
23. Il bivio sotto la vetta.
24. Discesa nel bosco.
25. Incrocio con una strada sterrata.
26. Uscita dal bosco.
27. La vasca di cemento.
28. Diramazione su sentiero a destra.
29. Sommarèse. Il sentiero scende però verso la vicina Cuignod.
30. La sterrata sopra a Cuignod.
31. La croce di legno sul masso a sinistra della strada.
32. Bivio sulla strada.
33. Attraversamento della zona delle piste.
34. Il bivio iniziale. A destra la salita alla Testa di Comagna.
Nota: da questo punto il percorso può essere prolungato e integrato con la discesa verso sud fino al Col Tzécore, con successivo ritorno verso il Col de Joux e riunione a questo itinerario come descritto nella variante 47b.
Per scendere verso Cuignon si ripercorre la cresta della Testa di Comagna in direzione nord (foto 22) fino al bivio sotto la vetta. Qui (foto 23) si può decidere di tornare sui propri passi fino al Col de Joux svoltando a destra, oppure di proseguire nell'itinerario scendendo verso Sommarèse e Cuignod scegliendo il sentiero che si dirama a sinistra. Questo è riportato su alcune carte come n. 5, ma il numero non è riportato sul terreno nè sulla segnaletica in loco.
Scegliendo di proseguire su questo sentiero si inizia a scendere con pendenza piuttosto pronunciata nel bosco; la traccia a terra non è sempre evidentissima (foto 24).
Giunti a quota 1900 m. circa si incrocia una strada sterrata (foto 25). Volendo accorciare leggermente il cammino è possibile seguirla verso destra e riunirsi al tratto Cuignod - Col de Joux più avanti, ma per scendere a Sommarèse si individua il sentiero 5 (poco visibile) sull'altro lato e si continua a scendere.
Proseguendo sul sentiero, pochi minuti dopo, a quota 1712 circa, si esce dal bosco (foto 26). Con erba alta qui il sentiero è poco visibile; esistono comunque segni di vernice bianca ad indicarlo su pietre affioranti dal terreno.
Si lascia una baita sulla destra e ci si unisce ad una strada sterrata, rimanendo a sinistra di una grande vasca di cemento (foto 27) a quota 1658 circa.
La strada costeggia sulla destra un alpeggio; poco dopo in corrispondenza di una costruzione si prende un sentiero, indicato da ben visibili frecce gialle, che si dirama sulla destra della costruzione stessa (foto 28).
Superata la piccola zona boscosa si giunge in vista dei due vicini abitati di Sommarèse (foto 29) e Cuignod, dirigendosi verso quest'ultimo e andando ad incrociare, a quota 1560 circa, la strada sterrata che passa immediatamente sopra al paese; qui si tralascia la prosecuzione del sentiero che scende in direzione del campanile del paese e si rimane sulla strada seguendola verso destra.
La strada segue l'andamento del pendio guadagnando lievemente quota; intorno a quota 1620 si incontra sulla sinistra una croce (foto 31), e poco dopo un bivio (foto 32), dove si ha cura di proseguire a sinistra.
Giunti ormai in prossimità del Col de Joux si arriva nella zona delle piste da sci; superato un trivio rimanendo sulla traccia principale (quella centrale) ci si ritrova ormai sul pendio sopra al laghetto. Si attraversano le tre piste (la prima, più breve, parte dalla strada, mentre le altre sono più lunghe e scendono dal pendio soprastante) e le due seggiovie, tornando infine al bivio della foto 14, si segue a sinistra (foto 34) e si torna al punto di partenza al parcheggio del Col de Joux.
Da qui si può tornare a valle con il mezzo con cui si è saliti oppure ripercorrendo il sentiero 1 che scende a Brusson, o meglio seguire il facile tratto 4 che scende verso Extrepieraz, da cui è poi possibile tornare a Brusson.
Tratto 4: Col de Joux m. 1639 - Extrepieraz - Brusson m. 1281 T

Sentiero: 1, poi 1c.
Tempo di percorrenza: 90 - 110 minuti.
Difficoltà: nessuna.

35. L'inizio del sentiero 1.
36. Il bivio da cui si stacca il sentiero 12.
37. La stradina nel bosco non presenta alcuna difficoltà.
38. Panorama su Brusson.
39. Inizio della discesa verso Extrepieraz.
40. Il sentiero continua ad essere largo ed evidentissimo.
41. Bivio a quota 1430.
42. Arrivo sulla sponda destra dell'Evançon.
43. Il terzo ponte, con cui ci si riporta sulla sponda destra.
44. Finita la strada si sale a destra.
Nelle vicinanze del parcheggio del Col de Joux è ben visibile la partenza di un sentiero lastricato (foto 35); ci sono indicazioni per la Cappella di Pra Charbon, Lignod, Antagnod e Nuarsaz (quest'ultima sul sentiero 12 che si dirama dall'1 poco dopo).
Si inizia a camminare su questo facilissimo sentiero che guadagna qualche metro di quota; si raggiunge il bivio (foto 36) da cui si stacca il sentiero 12 e si prosegue a destra costeggiando la recente costruzione che fa parte del sistema idraulico del Ru Cortot.
Si tralascia una diramazione a sinistra e si prosegue sulla comoda stradina nel bosco (foto 37) che poco dopo curva a destra, ma il sentiero 1 prosegue dritto, come indicato sulle rocce a sinistra della strada.
Il sentiero continua ad essere una strada anche in questa parte, ed è sempre indicato da segnavia con il numero 1.
A quota 1700 circa si incontra un punto panoramico su Brusson (foto 38), Vollon e Salomon; a sud del lago artificiale di Brusson si nota anche la pista di pattinaggio punto di partenza dell'intera escursione.
Dopo circa 300 metri si incontra una nuova biforcazione (foto 39): proseguendo dritti si imbocca il sentiero del Ru Cortot, mentre scendendo a destra si inizia a scendere verso Extrepieraz.
Nota: la foto 39 è stata scattata nell'agosto del 2008, quando il sentiero del Ru Cortot era sottoposto a pesanti lavori di messa in sicurezza e pertanto non percorribile.
Anche dopo questo bivio il sentiero, sempre numerato 1, continua ad essere agevolissimo (foto 40).
Proseguendo per circa 2 km, ormai scesi notevolmente di quota fino a circa 1430 m., si incontra una nuova biforcazione (foto 41), e si prosegue verso destra.
Il sentiero scende ora più ripido e con fondo più sconnesso, in parte compreso tra due muretti di pietre, e passa a sinistra di un alpeggio sulle rive dell'Evançon svoltando a destra (foto 42) e portandosi così sull'argine destro del fiume.
Al primo ponte si rimane sulla sponda destra. Subito dopo si incontra un'apparente deviazione con uno steccato, ma si rimane sull'argine (la diramazione porta semplicemente alla base della palestra di roccia di Extrepieraz).
Al secondo ponte ci si porta sulla sponda sinistra e si continua a costeggiare l'Evançon, evitando la salita sulla sinistra che porta alla sovrastante strada.
Al terzo ponte (foto 43) si ritorna sulla sponda destra. Si continua a seguire la traccia stradale a terra; poco dopo si incontra un altro ponte ad arco della pista di fondo e lo si costeggia (il ponte non scavalca l'Evançon ma solo un canale parallelo), arrivando in breve alla fine della strada (foto 44). Qui si sale sul sentiero a destra con parapetto che costeggia poi la diga del lago di Brusson; da qui sempre seguendo il sentiero si torna al bivio della foto 2, e da qui al punto di partenza.
TRACCIATO GPS
Il tracciato GPS dell'intero percorso:

Sono inoltre riportati i bivi, le località attraversate, le strade regionali 45 della Val d'Ayas e 33 del Col de Joux con i relativi attraversamenti, molti punti di riferimento lungo il tracciato, i numeri dei sentieri, il lago di Brusson, i parcheggi dell'ex pattinaggio e del Col de Joux, le seggiovie e le isoipse a 50 m.

Cliccare sull'immagine per scaricare i tracciati per GPS Trackmaker e Google Earth (privi di mappe ma completi dei necessari waypoints) con una cartina a risoluzione superiore.

Attenzione: a causa della perdita di segnale GPS, il tracciato del tratto 4 contiene alcuni brevi segmenti rettilinei che sostituiscono sezioni mancanti; in questi tratti la traccia è del tutto approssimata.

NOTA: il tracciato che fornisco è relativo ai MIEI movimenti nel giorno in cui ho percorso il sentiero, e può contenere imprecisioni dovute a miei spostamenti non inerenti il tragitto e ad errori dello strumento. Utilizzatelo come riferimento, eventualmente come traccia approssimata e per il calcolo delle distanze dai waypoint, e NON seguitelo se si dirige in posti assurdi.
PROFILO ALTIMETRICO
I profili altimetrici dei tratti 1, 2 e 3, secondo lo stesso schema cromatico del tracciato riportato sopra.
La salita da Brusson al Col de Joux ha una pendenza pressochè costante; il percorso dal colle alla vetta invece inizia con un tratto in piano.
La discesa al Col de Joux via Cuignod è ripida fino all'abitato, per poi risalire lievemente e stabilizzarsi alla quota del valico.
Il tratto 4 non è riportato a causa delle imprecisioni derivanti dalle sopracitate perdite di segnale GPS durante il tracciamento, ma si tratta di una discesa molto dolce fino al punto di partenza.
Note meteorologiche:
Data la modesta quota può non essere strettamente necessaria una giornata perfetta; alcuni tratti di sentiero lastricato potrebbero essere scivolosi in caso di pioggia.
Periodo consigliato:
La salita è consigliata in assenza di neve, per quanto sia probabilmente possibile effettuarla anche con copertura nevosa (e attrezzatura adeguata); in questo caso bisogna però considerare che durante la stagione sciistica le piste non sono attraversabili e pertanto il tratto 3 non è praticabile.
Per affrontare il percorso in assetto estivo, a meno di nevicate fuori stagione il periodo buono va da maggio a ottobre e oltre, a seconda degli anni.
Attrezzatura:
Nessuna attrezzatura particolare è richiesta, se non un paio di scarpe anche non estremamente tecniche ma adatte ai normali sentieri di media montagna.
Inserisci qui le tue esperienze relative a questo itinerario!

Copia il codice scritto qui sopra:
Registrati su Ayas Trekking Network per aggiungere una foto ai tuoi commenti!
* La dimensione massima ammessa per un'immagine è 128MB. L'upload deve terminare entro 120 secondi. Se necessario l'immagine verrà ridimensionata fino a rientrare nella sagoma limite di 800x800 pixel.
Nota: i tag HTML non sono ammessi. Vengono salvati i commenti completi di valutazione, nome e testo. Non viene raccolto alcun dato allo scopo di identificare il mittente.
I commenti che dovessero superare il filtro automatico ma saranno considerati inadatti, offensivi verso chiunque e qualunque cosa o contenenti messaggi pubblicitari o spam verranno rimossi o modificati ad insindacabile giudizio del webmaster.
Le opinioni espresse nei commenti non rispecchiano necessariamente quelle del webmaster. I messaggi che saranno rimossi manualmente rimangono visibili fino al momento della loro cancellazione; il webmaster non si assume la responsabilità del loro contenuto.
Ancora nessun commento per questo itinerario! Inserisci il tuo!
Indietro all'elenco degli itinerari