A seguito del progetto di un nuovo collegamento funiviario tra Frachey e il Colle Superiore delle Cime Bianche nell'area protetta del Vallone delle Cime Bianche (Ambienti glaciali del gruppo del Monte Rosa, SIC/ZPS IT1204220), nonostante il sito rappresenti un impegno ormai ventennale portato sempre avanti con continuità, passione e dedizione, il webmaster non ritiene più opportuno indirizzare migliaia di escursionisti in una valle che non ha imparato ad amare, rispettare e proteggere se stessa, a meno che non intervengano elementi che scongiurino l'ennesimo attacco al suo ambiente.
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Il Vallone di Dondeuil è la diramazione più meridionale della
sinistra orografica della bassa Val d'Ayas; è una boscosa valle a
V della lunghezza di oltre 5 km che si protrae in direzione est, è
solcata dal torrente Roesa ed è chiusa all'estremità orientale
dal Colle Dondeuil, che mette in comunicazione la Val d'Ayas con quella di
Gressoney.
costiera nord è formata dalle Becche di Chalex, Mortens (escursione 37), Vlou e Torchè (escursione 39);
a sud si trovano cime come il Becco dell'Aquila e il Corno del Lago (escursione 41).
Il vallone ospita alcune frazioni e alpeggi, ed è percorso da una
strada parzialmente asfaltata che sale da Isollaz, nel comune di Challant
St.-Victor; con una serie di tornanti guadagna quota fino alla frazione
di Fontaney e poi punta direttamente verso est con limitata pendenza e alcuni
tornanti toccando altre frazioni (Chalex, Dondeuil) e fermandosi alla base dell'ultima rampa
prima del valico, in corrispondenza dell'ultimo alpeggio. Va da sè
che fino a questo punto le difficoltà sono nulle, e pertanto il cammino
potrebbe essere classificato addirittura T. L'itinerario è inoltre assolutamente modulare, e ogni frazione può già costituire una meta.
Il vallone è per buona parte della lunghezza scavato in profondità
dal torrente, pertanto la strada si mantiene alta sull'assolato versante
nord. La stessa strada è aperta al traffico fino a quota 816 circa,
a 2 km. da Isollaz; per proseguire oltre con mezzi a motore è necessario
essere autorizzati. Va detto che per tutto il tratto tra Isollaz e il blocco
non è presente alcuno slargo dove poter parcheggiare: il nostro cammino
inizia dunque già ai 664 m. di Isollaz. Naturalmente la possibilità
di rimediare un passaggio eventualmente in taxi almeno fino a Ollion è consigliata, allo scopo di evitare, tra andata e ritorno, oltre 10
km di noiosa camminata su asfalto e 500 m. di dislivello. La lunghezza del
percorso completo, proiettata in pianta, è di oltre 14 chilometri (e altrettanti in discesa);
scende a 8.8 km (dislivello ~1200 m.) da Ollion, 6 km da Fontaney (~900 m.)
, 3,1 da Chalex (560 m.), 2,3 da Dondeuil (520 m.).
Va segnalata la totale assenza di paline con indicazioni per escursionisti,
che sono limitate a un'incredibile fioritura di ravvicinatissimi (e non recenti)
segnavia su roccia nell'ultimo tratto. Non esiste alcuna indicazione numerica
circa il sentiero, che sulle carte risulta comunque riportato con numerazione
1.
Tratto 0: Isollaz ~m. 660 - Ollion m. 1164.
Sentiero: 1. Tempo di percorrenza: 50 - 70 minuti. Difficoltà: nessuna.
1. I prati in fiore intorno ad Ollion.
Si lascia la statale dove indicato nei pressi di Villa e si raggiunge Isollaz, dove si lascia il mezzo e inizia la marcia.
Dopo 2 km si incontra il cartello che impedisce il passaggio ai non autorizzati;
si prosegue e con alcuni tornanti si raggiunge finalmente la frazione di
Ollion (foto 1), che ospita una cappella, alcune costruzioni e un traliccio con ponti
radio e altre antenne.
Tratto1: Ollion m. 1164 - Colle Dondeuil m. 2338.
Sentiero: 1. Tempo di percorrenza: 210 - 240 minuti. Difficoltà:
il cammino è quasi tutto su una strada che alterna tratti sterrati
ad altri asfaltati, pertanto da difficoltà è nulla. L'ultimo
tratto è su facile sentiero, moderatamente ripido, con buone segnalazioni.
2. Il bivio in località Vadebrie. Prosegure a destra.
3. Attraversamenteo di Fontaney.
4. A Fontaney la strada inizia ad addentrarsi nella valle.
5. Attraversamento di Chalex. Sullo sfondo il Colle Dondeuil.
6. Arrivo a Dondeuil.
7. Indicazioni per l'attraversamento di Dondeuil.
8. Uscita da Dondeuil.
9. L'alpe Dondeuil Superiore.
10. La sequenza di segnavia dipinti sulle rocce stona con l'assoluta mancanza di indicazioni del tratto precedente.
11. L'arrivo al colle.
Il cammino procede rimanendo sulla stessa strada, che con un tornante aggira le costruzioni e continua il guadagno di quota.
Presto si raggiunge, in località Vadebrie o Val-de-Brie, un bivio (foto 2) da cui si separa una sterrata che su molte carte è assente o segnata come sentiero (1d), e si prosegue a destra.
Con quattro tornanti si raggiunge e si supera Fontaney (foto 3), proseguendo poi sulla stessa sterrata (foto 4) che inizia ad addentrarsi nella valle con scarsa pendenza.
Dopo poco più di due chilometri e sei tornanti si attraversa Chalex (foto 5), e a poca distanza si raggiunge Dondeuil (foto 6),
ultima frazione della valle (da Chalex è possibile lasciare la strada
e iniziare la salita alla Becca Mortens via Vallone di Trön - vedi itinerario 37).
Qui si incontra subito una strada che scende verso destra (sostenuta dal muretto ben visibile nella foto 6); sono presenti alcune indicazioni (foto 7) per il Colle Dondeuil. Superate le costruzioni (foto 8) si riprende la strada e si prosegue verso la testata della valle.
Poco prima dell'ultimo alpeggio, l'Alpe Dondeuil Superiore (foto 9), la situazione
delle strade si fa piuttosto confusa, e le carte non sono al momento aggiornate.
Essenzialmente si tratta di aggirare le costruzioni, operazione che, mancando
totalmente indicazioni in proposito, può essere comunque effettuata
sia da destra che da sinistra (a destra/sud in salita e a sinistra/nord in
discesa nei miei tracciati GPS).
In ogni caso all'alpeggio la strada ha giustamente la sua fine, ed inizia
finalmente il sentiero vero e proprio. Per trovarlo può essere
opportuno mantenersi sulla sinistra, in modo da identificare con certezza
l'incredibile sequenza di ravvicinatissimi segni gialli (foto 10),
tutt'altro che recenti, che ci guideranno fino al colle. Questi segni sono
stati realizzati per rendere più evidente il percorso ai partecipanti
a una corsa podistica che si effettuava da Issime a Dondeuil.
Qui il sentiero, generalmente evidente, serpeggia tra i massi puntando direttamente
verso il colle. In caso di nevai residui è possibile perdere la traccia,
ed è questo il motivo per cui i miei tracciati di andata e ritorno
in questa zona non coincidono, ma il colle è vicino e ben visibile
e basta puntare verso il valico per ritrovare sicuramente la strada.
Questa parte di cammino consente di superare velocemente l'ultimo piccolo
dislivello, e l'arrivo al colle è questione di qualche decina di minuti
(foto 11).
12. L'alto Vallone di Dondeuil dal colle (estate).
Dal Colle Dondeuil si apre un discreto ventaglio di interessanti escursioni,
tra cui le salite EE alla Becca Torchè (3016) (itinerario 39) e al Corno del Lago (2747) (itinerario 41).
Discesa: Colle Dondeuil - Ollion - Isollaz.
Sentiero: 1. Tempo di percorrenza: 180 - 240 minuti. Difficoltà: il sentiero è sempre evidente, il resto è strada.
12. La discesa dal colle.
13. In cammino verso Dondeuil sulla strada tra i prati in fiore.
14. La Tour du Bonot: la camminata si avvia al termine.
Si tratta di seguire lo stesso sentiero già utilizzato per la salita.
La parte alta del sentiero, che in assenza di neve è ben evidente (foto 12),
consente di perdere quota velocemente. Presto si raggiunge l'alpeggio più
alto, dove si incontra la strada (con un minimo di attenzione a tutte le
diramazioni).
Seguendo poi la strada (foto 13) si ritrovano le frazioni di Dondeuil,
Chalex e Fontaney; da qui si affrontano i lunghi tornanti che portano a Ollion,
e dopo gli ultimi 5 km abbondanti, superata la Tour du Bonot (foto 14), si torna al punto di partenza, a Isollaz.
TRACCIATO GPS
Tracciato 1: salita
Tracciato 2: discesa
Le immagini
sopra riportano due tracciati relativi al percorso Isollaz - Colle Dondeuil;
il tracciato 1 è stato registrato in salita, il 2 in discesa. I due
percorsi sono quasi identici; le differenze principali sono nell'ultimo tratto,
dove le tracce sono differenti a causa di un nevaio residuo che ha reso irriconoscibile
il sentiero per alcune decine di metri, e nei pressi dell'ultimo alpeggio,
dove l'intrico di nuove strade e la completa assenza di indicazioni circa
il vero sentiero ci hanno consentito di scegliere percorsi diversi.
Fornisco comunque entrambi i tracciati; la scelta sull'utilizzo di uno o
dell'altro va operata in funzione della situazione (neve, lavori sulle strade,
utilizzo dei pascoli ecc.).
È evidente come fino a Fontaney la strada proceda a tornantoni per
guadagnare quota prima di entrare nel vallone, che viene poi percorso quasi
linearmente nella seconda metà del percorso.
Cliccare su un'immagine per scaricare il tracciato per GPS Trackmaker e Google Earth e in formato .GPX (.zip contenente i due tracciati).
NOTA: il tracciato che fornisco è relativo ai MIEI
movimenti nel giorno in cui ho percorso il sentiero, e può contenere
imprecisioni dovute a miei spostamenti non inerenti il tragitto e ad errori
dello strumento. Utilizzatelo come riferimento, eventualmente come traccia
approssimata e per il calcolo delle distanze dai waypoint, e NON seguitelo
se si dirige in posti assurdi.
PROFILO ALTIMETRICO
Il tracciato altimetrico del percorso da Isollaz al Col Dondeuil. Si nota
la pendenza pressochè costante della strada, e la rampa più
ripida prima del colle.
Note meteorologiche:
Il
percorso è ubicato interamente in bassa valle e a quote medio-basse,
per cui difficilmente si potranno avere precipitazioni nevose al di fuori
dell'inverno; la testata della valle confina però con la valle di
Gressoney, piuttosto sensibile agli annuvolamenti in caso di vento da sud. Periodo consigliato:
La camminata può essere affrontata
con assetto estivo da maggio, quando potrebbe resistere qualche nevaio residuo,
alle prime nevicate d'autunno. Con attrezzatura invernale e con attenzione
alle condizioni della neve e al rischio valanghe soprattutto nell'ultimo
tratto il colle può essere raggiungibile tutto l'anno. Attrezzatura:
Nessuna attrezzatura particolare è richiesta
in assenza di neve, se non i soliti scarponi che permettano una tenuta sul
terreno più sicura possibile. In inverno (accertato preventivamente
il basso rischio valanghe) possono essere necessari racchette ed eventualmente
ramponi.
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