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RIMA - CIMA DEL TIGLIO

E+EE
La Cima del Tiglio è una vetta di 2546 m. posta tra i comuni di Rima e di Carcoforo, all'interno del Parco Alta Valsesia.
La salita - qui descritta da Rima ma effettuabile anche da Carcoforo, con l'ultimo tratto in comune - non presenta particolari difficoltà tecniche fino al Colle del Termo (m. 2351), che viene raggiunto con un percorso ben tracciato prima nel bosco e poi sui soprastanti pendii erbosi, con numerosissimi tornanti; il tratto finale si svolge poi su incerte e ripide tracce di sentiero fino alla cima, dalla quale si può godere di un eccellente panorama su tutte le cime della parte orientale del massiccio del Rosa, dalla Piramide Vincent verso est, e naturalmente su decine di altre vette anche ben oltre la Valsesia.
Il dislivello è di circa 1120 m. e lo sviluppo di approssimativamente 11,7 km tra andata e ritorno.
Tratto 1: Rima ~ m. 1400 - Colle del Termo m. 2351 E

Sentiero:93.
Tempo di percorrenza: 2h - 2h30'.
Difficoltà: nessuna.

1. Partenza dalla chiesa di Rima.
2. Uscendo da Rima si svolta subito a destra.
3. Si lascia poi il sentiero lastricato salendo a sinistra.
4. Un piccolo guado.
5. Si sfiora un casotto.
6. Superamento di un recinto.
7. Intorno a quota 1640 si raggiunge una radura.
8. Arrivo all'Alpe Chiaffera.
9. Un piccolo guado.
10. Il traverso in leggera salita.
11. Si supera un canale.
12. Alcuni gradini lungo la sequenza di tornanti.
13. Al bivio per la Cima Lampone si svolta a sinistra.
14. Arrivo al Colle del Termo.

L'itinerario qui descritto parte dalla piazza della chiesa di Rima.
Si percorre la strada a sinistra della chiesa (foto 1) fino al termine dell'abitato. Subito dopo l'ultimo edificio si imbocca il sentiero lastricato a destra (foto 2) lasciando la strada che procede a sinistra.
Poco dopo si lascia anche il sentiero lastricato (foto 3), che procede verso un'abitazione, salendo a sinistra (il bivio non è evidentissimo). Questo sentiero inizia subito a salire nel bosco con tornantini (eventualmente in parte tagliabili); supera anche un piccolo guado (foto 4). Si incontrano indicazioni GTA.
Con ampi tornanti si raggiunge e sfiora un casotto (foto 5) per poi superare una recinzione (foto 6). Intorno ai 1640 m. di quota si raggiunge una radura (foto 7).
Dopo alcuni tornanti su prato si rientra nel bosco e si incontra l'Alpe Chiaffera a quota 1706 (foto 8). Ad un successivo bivio poco segnalato si prosegue a sinistra.Al successivo tornante si sale a sinistra scartando la diramazione dritta in discesa.
La lunghissima sequenza di tornanti prosegue; il sentiero continua ad essere identificato da segnavia 93 e segni bianchi e rossi.
Superata quota 1830 si esce momentaneamente dal bosco per poi rientrarvi mentre questo gradualmente va diradandosi. Si supera un altro piccolo e facile guado (foto 9) e si affronta poi un traverso in debole pendenza (foto 10).
Lungo il traverso si incontra e supera un canale di scarico (foto 11) dove è possibile incontrare resti di neve e valanghe anche in estate inoltrata.
Dopo il canale si ricomincia a risalire il pendio con numerosissimi tornanti tra i prati, anche con l'aiuto di alcuni gradini (foto 12).
A quota 2320 circa si incontra un incrocio a T (foto 13). Qui si svolta a sinistra tralasciando il ramo opposto che porta verso la Cima Lampone.
Gli ultimi tornanti conducono infine al Colle del Termo (foto 14).

Tratto 2: Colle del Termo m. 2351 - Cima del Tiglio m. 2546 EE

Sentiero: non numerato.
Tempo di percorrenza: 25'-35.
Difficoltà: sentiero intermittente, un passaggio su roccia.

15. Partenza dal Colle del Termo verso la Cima del Tiglio.
16. Salita sul costone a destra dei paravalanghe.
17. Una piccola placca rocciosa da risalire.
18. Passaggio tra due paravalanghe.
19. Dopo i paravalanghe appare la croce di vetta (in centro).
20. L'anticima e la cresta verso la cima.

Al Colle del Termo la partenza per la Cima del Tiglio è indicata da una scritta su una roccia (foto 15).
È possibile tuttavia seguire due percorsi diversi, seguendo una traccia in traverso a sinistra per poi risalire attraverso un gruppo di paravalanghe o seguire il costone in cresta a destra dei paravalanghe stessi come qui descritto.
Seguendo dunque la cresta si inizia a salire lasciando i paravalanghe sulla sinistra (foto 16) incontrando tratti intermittenti di traccia a terra. Si supera una breve placchetta piuttosto gradinata (foto 17) passando poi tra due paravalanghe (foto 18), superati i quali appare la croce di vetta (foto 19).
Si raggiunge così un'anticima su cui si trova un ometto di pietre; da qui per breve e facile cresta (foto 20) si raggiunge la vetta della Cima del Tiglio.


21. La Cima del Tiglio e il panorama sul Rosa.

Dalla vetta della Cima del Tiglio si può godere di un panorama estremamente ampio in cui spicca certamente una gran parte del massiccio del Rosa, ma che si apre anche su molte cime della Valsesia (citiamo il vicino Tagliaferro) e oltre. Inoltre è possibile proseguire la traversata in cresta fino alla Cima Trasinera (non descritta).

Discesa: Cima del Tiglio m. 2546 - Colle del Termo m. 2351 - Rima ~ m. 1400 EE+E

Sentiero: non numerato, poi 93.
Tempo di percorrenza: 1h30' - 2h.
Difficoltà:sentiero intermittente e un passaggio su roccia nella prima parte.

22. Discesa dalla Cima del Tiglio all'anticima.
23. Ritorno verso il Colle del Termo.
24. Arrivo al Colle del Termo.
25. La prima parte di tornanti sotto il Colle del Termo.
26. Dopo il traverso ricominciano i tornanti e si incontra il bosco.
27. Passaggio dall'Alpe Chiaffera.
28. Un piccolo guado.
29. Si procede a destra sul sentiero lastricato.
30. Ritorno a Rima.

La discesa a Rima ricalca esattamente la traccia di salita.
Si lascia per prima cosa la cima percorrendo la cresta in discesa che conduce all'anticima (foto 22).
Da qui si prosegue poi la discesa sul costone a sinistra dei paravalanghe (foto 23), facendo attenzione al breve passaggio sulla placchetta rocciosa già incontrata durante la salita, e raggiungendo il Colle del Termo (15-20' dalla vetta) (foto 24).
Al colle si prosegue la discesa sul pendio di destra (a sinistra si scenderebbe sul versante di Carcoforo), dapprima brevemente in direzione sud-est fino alla diramazione (dritta) per la Cima Lampone, scartata la quale si scende a destra affrontando così la lunghissima serie di tornanti che permette di perdere quota lungo il pendio erboso (foto 25).
La sequenza di tornanti è interrotta da un traverso all'inizio del quale si supera il canale di scarico già conosciuto in salita; dopo il traverso si incontrano nuovamente la vegetazione ad alto fusto (intorno ai 2000 m.) e si ricomincia a scendere con tornanti, ora leggermente più ampi (foto 26) rientrando nel bosco.
Poco prima dell'Alpe Chiaffera (foto 27) si incontra un bivio, procedendo a destra in basso; si supera più in basso un piccolo guado (foto 28) e si perde poi ancora quota con tornanti che in alcuni casi possono essere facilmente tagliati.
Già in vista di Rima si confluisce poi sui sentiero lastricato sottostante proveniente da un'abitazione, seguendolo verso destra (foto 29). Questo in breve conduce in paese; raggiunti i primi edifici si scarta la strada che sale di fronte, si piega a sinistra (foto 30) tornando al punto di partenza nella piazza della chiesa.

CARTINA
Cartina
La cartina del percorso da Rima alla Cima del Tiglio via Colle del Termo. Sono riportate le strade, gli edifici, i corsi d'acqua, i principali sentieri della zona, i prati, il reticolo e le isoipse a 20 m. Potrebbero non essere riportate diramazioni secondarie dei sentieri.

Cliccare sull'immagine per scaricare una dettagliata cartina vettoriale in formato PDF e il tracciato GPS per GPS Trackmaker, per Google Earth e in formato GPX.

PROFILO ALTIMETRICO
Profilo altimetrico
Il profilo altimetrico della salita da Rima alla Cima del Tiglio via Colle del Termo.
Escluse le primissime decine di metri (in paese) la salita si presenta poi piuttosto costante e mediamente pronunciata, facendosi poi più ripida nell'ultimo chilometro prima del Colle del Termo.
Al colle si trova un brevissimo tratto di cresta pianeggiante seguito dall'ultima impennata che conduce all'anticima. Una cresta meno ripida e gli ultimi metri di salita concludono la salita alla Cima del Tiglio.
Note meteorologiche:
Sfortunatamente la zona - e l'intera Valsesia - sono particolarmente soggette ad annuvolamenti durante la stagione estiva. Si consiglia quindi di scegliere una giornata con vento da nord e buona stabilità, o in alternativa di partire molto presto per sfruttare le ore del mattino.
Periodo consigliato:
Tutto il percorso gode di una buona esposizione al sole, pertanto il disgelo potrebbe permettere la salita almeno da giugno in avanti fino alle prime nevicate autunnali.
Attrezzatura:
L'itinerario in condizioni estive non richiede attrezzatura tecnica particolare. Sono sufficienti scarponcini con buona tenuta, abbigliamento da media montagna adatto alla stagione, acqua e cibo per la giornata. Consigliati ramponi o ramponcini a portata di mano in caso di ampi nevai residui.
Frequentazione:
La zona è ben frequentata durante tutta la stagione estiva.
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