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PERLOZ/NANTAY - CHEMP - MARINE

E
Escursione ad anello, accorciabile e modulabile secondo le necessità, nel comune di Perloz, nella bassa Valle del Lys.
Partendo da Nantay, quasi nel fondovalle del vallone omonimo che da qui si spinge in alto lungo le pendici del Crabun, si sale a Chemp (foto a sinistra), pittoresca località posta in posizione panoramica che ospita in un museo a cielo aperto numerose sculture in legno e bronzi di Angelo Giuseppe Bettoni e altri artisti.
Da qui l'escursione può proseguire nel vallone, descrivendo un percorso attraverso diverse minuscole frazioni (Cretaz, Derbellè, Baderey, Ruine) fino a Marine, di fronte a Chemp sul versante opposto della valle. Il ritorno a Nantay avviene poi via Chamioux.
La zona è servita da una serie di strade asfaltate, ma l'itinerario permette di percorrerne solo una piccola parte, restando sui sentieri che tagliano tutti i tornanti possibili. Si consiglia di seguire la cartina allegata per non perdersi ai numerosissimi bivi.
L'anello, della lunghezza di poco più di 7 Km, si snoda fino a quote poco più che collinari, che lo rendono pertanto percorribile per buona parte dell'anno.
Lungo tutto l'itinerario non si incontrano vere difficoltà tecniche; va però annotato come alcuni tratti di sentiero, in particolare i tagli dei tornanti sotto a Ruine, sono ripidi, poco battuti e leggermente esposti, richiedendo pertanto un minimo di attenzione e preparazione.
Questo percorso costituisce parte del tracciato della variante breve dell'Electric Trail.
Tratto 1: Perloz/Nantay m. 579 - Chemp m. 828.E

Sentiero: 4.
Tempo di percorrenza: 25' - 40'.
Difficoltà: nessuna. Pendenza pronunciata.

1. Nantay, la piazzetta del paese.
2. Inizio della salita di fianco alle case di Nantay.
3. Il primo bivio: si svolta a destra seguendo il segnavia 4 passando tra due muri.
4. Uscita da Nantay su mulattiera in salita.
5. Bivio: a sinistra si procede sul 4 verso Chemp.
6. La mulattiera continua la salita.
7. Mulattiera a gradoni.
8. Alcuni ruderi lungo il cammino.
9. Un tratto con gradini lungo una parete rocciosa.
10. In vista della chiesa di Chemp.
11. Il direttore d'orchestra, una delle prime sculture che si incontrano.
Il cammino ha inizio a Nantay. La frazione, appartenente al comune di Perloz, è raggiungibile velocemente lasciando la Regionale 44 della Valle del Lys subito dopo aver passato Tour d'Héréraz, svoltando a sinistra su una stradina che scende verso il Lys, lo attraversa e inizia a risalire sul versante opposto, aggirando l'abitato in senso orario a sud; poco prima è presente un piccolo parcheggio coperto, con pochi posti.
Risaliti a piedi a Nantay, si attraversa la piazzetta (foto 1) passando poi tra le costruzioni; si sale brevemente su una mulattiera (foto 2) fino ad incontrare un primo bivio (foto 3 a sinistra): si svolta a destra, seguendo il segnavia 4 e passando tra due muri (foto 3 a destra). A questo bivio si tornerà, dal ramo di destra, a conclusione dell'anello completo.
Si lascia così Nantay su mulattiera parzialmente lastricata che sale subito piuttosto ripida (foto 4) e diventa successivamente sterrata e meno pendente. La si segue per un breve tratto fino ad incontrare una diramazione a sinistra (foto 5), priva di paline. Qui si svolta verso monte, seguendo sempre il segnavia 4 e ricominciando a salire con buona pendenza (foto 6).
Si affronta un tratto gradinato (foto 7), poi il sentiero serpeggia nel bosco costeggiando alcuni resti di costruzioni in pietra (foto 8).
Successivamente il sentiero continua a salire costeggiando con una lunga gradinata una parete (foto 9); su un settore di questa parete è stata allestita una palestra di roccia con alcuni spit.
Esaurita la parte rocciosa il sentiero piega a destra e si fa meno ripido, mentre la visuale si apre sul vallone.
All'uscita dal bosco appare la radura di Chemp e la sua chiesetta (foto 10); avvicinandocisi si incontrano le prime sculture, tra cui il direttore d'orchestra (foto 11).
A questo punto non rimane che esplorare l'intero paese alla ricerca delle altre opere (ce ne sono decine!). Tra le costruzioni è presente anche una comoda fontana dove rabboccare la scorta di acqua.
Tratto 2: Chemp m. 828 - Marine m. 824 E

Sentiero: 4, 5.
Tempo di percorrenza: 100' - 130'.
Difficoltà: qualche tratto ripido, sentiero poco battuto.

12. La fine della strada che arriva a Chemp.
13. Dopo il primo tornante si svolta a sinsitra sul sentiero.
14. Due punti del sentiero dopo il primo tornante della strada.
15. L'inizio del secondo taglio.
16. Un tratto del secondo taglio.
17. Un breve tratto su strada e l'inizio del terzo taglio.
18. Cretaz. Si passa a destra della costruzione per poi infilare il sottopasso indicato dalla freccia.
19. Salita a Cretaz e sottopasso.
20. Salita al bivio Marine-Varfey. Nell'ellisse la palina del bivio successivo.
21. Il bivio Marine-Varfey a monte di Cretaz. Il ramo diretto per Marine è però poco prima.
22. Il sentiero tra Cretaz e Derbellé.
23. Arrivo a Derbellé.
24. Dopo la salita un tratto più pianeggiante.
25. Piccola discesa e guado con cascatella.
26. Arrivo a Ruine. La frazione può essere aggirata o attraversata.
27. Attraversamento di Ruine.
28. Inizio della discesa da Ruine.
29. Arrivo alla cappella dell'Addolorata sotto a Ruine.
30. La facciata della cappella.
31. La fine della strada sotto a Ruine.
32. Superato il tornante, si può accorciare il successivo con un taglio.
33. Il ripidissimo sentiero incontra più in basso la strada.
34. Un nuovo taglio, anche questo poco visibile.
35. Fine del taglio; tra le foglie si intravvede il ponte stradale.
36. Il ponte sul torrente Nantay.
37. Il Mulino di Les Glacieres.
38. Il sentiero sul tracciato del Ru di Marine.
39. Il sentiero scende alla strada, attraversandola subito.
40. Attraversata la strada si incontra un nuovo sentiero.
41. Ritorno sulla strada, che questa volta va seguita.
42. Inizio dell'ultimo taglio prima di Marine.
43. Incontro con la strada subito prima di Marine.
Se come detto la salita a Chemp può rappresentare una gita breve ma piacevole e completa, da qui si possono descrivere alcuni percorsi ad anello.
Il percorso qui di seguito descritto porta ad incontrare alcune frazioni - in parte disabitate o diroccate - del basso Vallone di Nantay, e conduce a Marine, centro più conosciuto e raggiunto da strada aperta al traffico, alla stessa quota di Chemp ma sul versante opposto del vallone.
Si attraversa dunque Chemp fino ad incontrare il piazzale dove ha termine la strada asfaltata di recente realizzazione (foto 12).
Ci si lascia alle spalle il paese seguendo la strada, prima in leggera discesa e poi decisamente in salita verso un primo tornante.
Poco dopo il tornante si devia a sinistra sul sentiero (foto 13). Questo sale più ripido con una scalinata - dove a seconda della stagione e delle precipitazioni potrebbe scorrere un rivolo d'acqua - e un traverso protetto da una staccionata (foto 14) fino a raggiungere la strada soprastante.
Questa viene seguita in salita per un breve tratto pressochè rettilineo fino ad incontrare, superata la localitò Cornaley, un nuovo sentiero a destra (foto 15).
Nota: volendo puntare direttamente verso Marine saltando le frazioni superiori si può invece rimanere sulla strada, arrivando direttamente al ponte della foto 34.
Il sentiero sale nel bosco con qualche gradino e qualche parapetto di protezione (foto 16) ricongiungendosi ad una strada (foto 17). Questa non è la strada lasciata precedentemente ma il tratto che sale a Cretaz; la si segue per poche decine di metri fino al taglio successivo, visibile sempre in foto 17. Questo sentiero inizia con una scalinata per poi salire ripido fino a toccare la strada dove questa ha termine, nei pressi di Cretaz (foto 18), m. 978 (20-25' da Chemp). Qui è presente una palina con l'indicazione "Lungo i vigneti ed i castagneti - gra di Mioche e Derbellé".
Si sale a fianco della costruzione infilando poi un passaggio al suo interno (foto 19); oltrepassatolo si prosegue su sentiero nel bosco (foto 20) fino ad incontrare un doppio bivio (ramo a sinistra in corrispondenza di una curva a destra; ramo a destra poco dopo in corrispondenza di una curva a sinistra) indicato da una palina (foto 21).
La diramazione a sinistra scende nuovamente alla strada (Marine a 20'; si può utilizzare per accorciare il percorso e puntare al ponte della foto 34) e il ramo di destra sale a Varfey (Varfey 40', Derbellé 50', "Lungo i vigneti e i castagneti...") ma per proseguire nell'anello completo si segue l'indicazione più diretta per Derbellé (a 20',sentiero 5).
Il sentiero continua la sua salita con tornanti e gradoni; si incontrano frecce gialle dipinte sulle rocce e segnavia 4 e 5 (foto 22).
Si arriva così a Derbellé (foto 23), m. 1086.
Qui sono presenti una palina e una fontana; si svolta a sinistra su sentiero ancora in salita, con tratti lastricati, e un traverso (foto 23).
Si sale ancora tra i terrazzamenti scartando sempre le diramazioni secondarie; un tratto più pianeggiante (foto 24) seguito da una piccola discesa porta a superare un guado con una cascatella (foto 25); si supera Baderey (m. 1129) raggiungendo così la frazione di Ruine (foto 26) che costituisce anche il punto più elevato dell'escursione.
Questa può essere attraversata - salendo sulla scala della foto 26 e poi passando non molto agevolmente tra le costruzioni (foto 27) - o aggirata rimanendo sul sentiero.
La discesa (foto 28), gradinata, è subito decisamente ripida; in breve (foto 29) si raggiunge la sottostante cappella, dedicata all'Addolorata, con facciata affrescata anche se in cattive condizioni (foto 30). Di fronte alla cappella è presente una fontana, visibile sempre nella foto 30.
Si prosegue la discesa fino al sottostante parcheggino, dove ha fine la strada proveniente da valle (foto 31).
Questa viene seguita per tutto il primo tornante; dopo questo si incontra - non segnalato da paline - un sentiero che permette di tagliare il tornante successivo (foto 32). Si tratta di una traccia sicuramente poco battuta, spesso invasa dall'erba alta e che scende molto ripida nel bosco; per queste sue caratteristiche è percorribile ma con la necessaria attenzione. In alternativa si può rimanere sulla strada, che prosegue la discesa con un lungo tornante.
Al termine del taglio ci si ricongiunge alla strada (foto 33) e la si segue verso destra (naturalmente in discesa) incontrando subito un nuovo taglio (foto 34): analogamente al precedente, anche questo può essere evitato rimanendo sulla strada, allungando però il percorso.
Il sentiero scende sempre ripido e a volte poco visibile fino ad incontrare la strada sottostante (foto 35); questa viene intercettata appena a monte del ponte sul torrente Nantay.
Nota: sulla sinistra orografica del ponte la strada proveniente da Ruine incontra quella proveniente da Cretaz e Chemp. Questo è il punto che viene raggiunto se, prima di Cretaz, si è optato per la variante breve.
Si attraversa dunque il ponte (foto 36) portandosi sulla destra orografica del torrente.
Qui la strada piega a sinistra e punta verso Marine; è naturalmente possibile seguirla ma, per evitare il più possibile il cammino su asfalto, è possibile invece deviare subito dopo il ponte sul sentiero che, indicato da una palina, sale su una scalinata e porta al Mulino di Las Glacieres ("ou mouìn dé Guiassére").
Subito sopra alla scala il sentiero si biforca; a destra, a poche decine di metri, si trova il mulino (foto 37), mentre per Marine si segue il sentiero a sinistra.
Questo, protetto da un parapetto in legno, costeggia la strada per alcune centinaia di metri mantenendosi più in alto, e ricalca il tracciato del Ru di Marine (foto 38). Poco dopo l'inizio una scala a sinistra riporta sulla strada, ma si consiglia di rimanere sul sentiero, che supera un ponticello e delle passerelle, effettua un traverso nel bosco e scende poi sulla strada (foto 39).
La si segue in salita, ma pochi metri più avanti la si lascia individuando grazie ad una palina l'ennesimo taglio (foto 40); qui Marine è riportata a 10'.
Questo breve taglio permette in 2-3' di evitare un tornante della strada; raggiuntala nuovamente (foto 41) questa volta la si segue per un centinaio di metri o poco più fino ad incontrare l'ennesimo sentiero che si stacca sulla sinistra (foto 42): l'ultimo taglio prima di Marine, riportata sempre a 10' (sentiero 5).
Al ritorno sulla strada, in corrispondenza di un tornante (foto 43), non rimane che seguirla in discesa: Marine è già visibile in fondo al rettilineo.
A Marine è presente una fontanella; le panchine nei pressi della chiesa permettono una riposante sosta prima del ritorno a Nantay.
Tratto 3: Marine m. 824 - Nantay m. 579 E

Sentiero: 5, poi non numerato.
Tempo di percorrenza: 40' - 60'.
Difficoltà: qualche tratto di sentiero poco battuto.

44. Inizio del ritorno di fronte alla chiesa di Marine.
45. Discesa sulla scalinata della chiesa.
46. La Campana dei Partigiani.
47. Arrivo a Chamioux, nei pressi del mulino.
48. Al primo tornante dopo Chamioux si scende a sinistra seguendo la strada principale.
49. Si lascia definitivamente la strada in corrispondenza del primo tornante.
50. Il ponte sul torrente Nantay.
51. Dopo il ponte si segue il sentiero in salita.
52. Ritorno a Nantay.
Proprio dalla piazzetta di Marine inizia il tratto di ritorno (foto 44).
Si attraversa il paese scendendo lungo la scala di fronte alla chiesa (foto 45) e tra le abitazioni fino alla strada sottostante, che si segue poi a sinistra.
Si oltrepassa la Campana dei Partigiani (foto 46) a sinistra della strada (con balconcino panoramico sul basso Vallone di Nantay) e si prosegue la discesa per 5 tornanti fino a raggiungere Chamioux (anche qui è presente una fontana). Sempre rimanendo sulla strada si attraversa il paese fino al tornante successivo; qui si curva a sinistra seguendo la discesa (foto 47) e scartando la diramazione di fronte che porta alle frazioni di Latélé, Estellé e Breil.
La strada ripassa sotto a Chamioux; oltrepassato nuovamente il paese si trova un tornante: qui, a destra del muretto di contenimento, inizia un sentiero senza indicazioni (foto 48).
Questo - anch'esso poco battuto - scende con traversi e tornanti nel bosco fino a raggiungere un moderno ponte in legno (foto 49) che oltrepassa il torrente Nantay; dopo il ponte si trova una biforcazione poco evidente tra un sentiero a destra che scende verso la strada e uno che sale a sinistra costeggiando un basso muretto a secco (foto 50). Si segue quello in leggera salita che in breve conduce a Nantay (foto 51), al bivio della foto 3. Passando tra le case si raggiunge la piazzetta, e da qui la strada.
CARTINA
Cartina
La cartina del percorso Nantey - Chemp - Marine.
L'immagine comprende tutti i principali sentieri della zona, la rete stradale, le zone abitate, gli alpeggi, gli elementi idrografici, i confini comunali, le aree boschive, prative, rocciose e le isoipse a 20 m.

Cliccare sull'immagine per scaricare una dettagliata cartina vettoriale in formato PDF e il tracciato GPS per GPS Trackmaker, per Google Earth e in formato GPX.

PROFILO ALTIMETRICO
Profilo altimetrico
Il profilo dell'intero percorso ad anello da Nantay via Chemp - Cretaz - Derbellé - Ruine - Marine - Chamioux.
Appare subito evidente come il guadagno di quota, quasi costante e con buona pendenza, sia concentrato nel primo 40% dell'escursione. Il punto più alto, a quota 1105 circa, si trova nei pressi di Ruine. Da qui segue una discesa ripida fino al ponte stradale a cui fa seguito una leggera salita e un tratto più o meno pianeggiante (lungo il Ru de Marine) al termine del quale si riprende la strada con qualche taglio: pendenza quasi costante ma più ridotta. Questo andamento si mantiene fin quasi alla fine, quando si scende più decisamente su sentiero al ponte sul torrente per poi risalire a Nantay.
Note meteorologiche:
La zona risente delle condizioni della bassa Valle Centrale più che di quelle della Valle di Gressoney. Sono possibili rannuvolamenti dovuti ad addensamenti pomeridiani nei periodi caldi.
Periodo consigliato:
Grazie alle quote molto contenute l'itinerario rimane generalmente percorribile per buona parte dell'anno, indicativamente da marzo-aprile a novembre-dicembte, ad eccezione dei periodi con neve al suolo anche a bassa quota. Durante gli inverni poveri di neve il percorso potrebbe ancora essere sgombro.
Attrezzatura:
Il sentiero può essere tranquillamente percorso anche con scarponcini leggeri, purchè in grado di assicurare una buona tenuta anche sul bagnato e soprattutto nei tratti più ripidi, e di consentire un sicuro attraversamento dei guadi.
Frequentazione:
Ad eccezione di Chemp la zona è poco conosciuta e la frequentazione è scarsa.
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