AVVISO AI VISITATORI

A seguito del proposito di un nuovo collegamento funiviario tra Frachey e il Colle Superiore delle Cime Bianche nell'area protetta del Vallone delle Cime Bianche (Ambienti glaciali del gruppo del Monte Rosa, SIC/ZPS IT1204220), nonostante il sito rappresenti un impegno ormai ventennale portato sempre avanti con continuità, passione e dedizione, il webmaster non ritiene più opportuno indirizzare migliaia di escursionisti in una valle che non ha imparato ad amare, rispettare e proteggere se stessa, a meno che non intervengano elementi che scongiurino l'ennesimo attacco al suo ambiente.
Alla prima scadenza del dominio ayastrekking.it dopo l'apertura dei cantieri, pertanto, questo non verrà più rinnovato. Contemporaneamente verranno messi offline tutti i servizi associati, il canale YouTube e il forum.

AyasTrekking.it fa parte del gruppo di lavoro "Ripartire dalle Cime Bianche" che ha come scopo lo sviluppo in Ayas di un nuovo modello di turismo sostenibile e attento alle nuove necessità e richieste del mercato nazionale e internazionale.

Il webmaster

Per saperne di più visita il nuovo sito Love Cime Bianche!

Questo messaggio viene visualizzato una sola volta per sessione

Informativa: questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Continuando la navigazione o cliccando sul pulsante OK acconsenti all'uso dei cookie.

26 - LA PROCESSIONE DEI MORTI

Brusson - Col de Joux - Testa di Comagna
Si diceva che fosse formata da anime in pena ma anche da vivi che di notte cadevano come morti mentre la loro anima andava alla processione. Erano tutti vestiti di un sudario bianco e tenevano in mano come candela un osso acceso.
La processione iniziava a mezzanotte e faceva il giro della valle lungo la cresta dei monti.
Una volta un ayassino che tornava da St.-Vincent a cavallo di una mula incontrò la processione al Col de Joux. Poichè conosceva la formula adatta, chiese "passaggio per due" ma la processione non si interruppe. Solo in seguito si accorse che la mula era gravida.

NOTA: si tratta di una leggenda diffusa in tutte le alpi nord-occidentali.

Indietro alla pagina sulle leggende