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1 - L'ULTIMO ORSO

Champoluc
St.-Jacques
Antagnod

Nell'inverno del 1782 Matteo Brunod di Champoluc, detto "Lo Rey" per la sua forza, incontrò alle Barrères, poco prima di St.-Jacques, un orso enorme che lo aggredì. Non avendo armi, Lo Rey lo strinse al collo e riuscì a farlo accasciare sulla neve. Egli, come trofeo, inchiodò alla porta del suo rascard le due zampe dell'orso.
Una è ancora inchiodata sotto il balcone della casa Merlet di Antagnod, sede dell'IVAT (foto a sinistra).
La leggenda dell'ultimo orso è raffigurata in un affresco su una casa di Pallenc, visibile nella foto a destra.

Questa versione pone al 1782 l'uccisione dell'ultimo orso di Ayas, ma il parroco Dandrès ha lasciato scritto che nel 1823, mentre si trovava a Pracharbon col vicario per visionare il lavoro di un pittore che stava decorando la cappella, mentre erano all'interno si videro davanti all'ingresso l'orso. Ha scritto l'orso, non UN orso, segno che sapeva della sua esistenza. I tre dall'interno lo osservavano e l'orso osservava loro in gabbia dietro al cancello di ferro. Ha fatto un paio di volte il giro della costruzione per cercare come entrarci e poi se n'è andato verso Valbruna. (O.E.Obert, Euna pegnà de cointo forà, p. 130).

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