IL TURISMO MONTANO OGGI

Una strategia di sviluppo per l'alta Valle d'Ayas non può prescindere dalla comprensione delle trasformazioni in atto nel settore economico portante: il turismo.
Primaria attività economica mondiale, il turismo non è stato fermato dall'incertezza economica mondiale.
Secondo i dati della World Tourism Organization, il 2012 è stato l'anno in cui, per la prima volta nella storia, il turismo internazionale ha superato la quota di un miliardo di arrivi nel mondo.
L'Europa si conferma come l'area che attrae il maggior numero di turisti (534,4 mln nel 2012). Il settore turistico esercita un ruolo economico e sociale importante per le Alpi e fondamentale per i territori di alta montagna, quali Ayas. Sempre secondo la WTO, ogni anno visitano la regione alpina più di 100 milioni di persone, che costituiscono circa il 12% dei turisti a livello mondiale.
Nel solco del turismo di massa nato il secolo scorso, i flussi turistici sono però concentrati nella stagione invernale e nella spesso più breve stagione estiva, ove gli sport invernali e la tradizionale villeggiatura risentono della crescente diversificazione degli interessi, dei mutamenti climatici, di una maggiore attenzione selettiva nella spesa, di una offerta ormai mondializzata. Questo tipo di turismo inoltre si integra poco con gli altri settori vitali dell'economia montana, quali l'agricoltura e l'artigianato.
Il passaggio da un turismo di massa all'attuale domanda di tanti viaggiatori evoluti e informati, con una richiesta forte di natura e cultura, di benessere e qualità della vita, impone ma anche offre alle nostre destinazioni alpine l'opportunità di ripensare il proprio sistema di offerta turistica, accentuando la propria vocazione ad offrire ambienti naturali di pregio, un paesaggio curato, l'accesso ai valori di cultura e di autenticità dei rapporti con le comunità locali, una montagna non solo adatta agli sportivi ma accogliente per tutti.
Di fronte al processo di deindustrializzazione del turismo, in particolare dello sci è, pertanto, indispensabile mettere a punto una nuova strategia di sviluppo della montagna.
Questa la premessa, base di partenza per le proposte che il gruppo di lavoro intende far arrivare ad un largo pubblico e sulle quali aprire un libero e ampio confronto.