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RIFUGIO GRAND TOURNALIN - COL DI NANA - PETIT TOURNALIN

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Il Petit Tournalin è una delle importanti cime, tutte sopra i 3000 metri (Falconetta, Bec Trecare, Grand Tournalin, Roisettaz), che separano la testata della Val d'Ayas dalla Valtournenche. Insieme al Grand Tournalin forma un massiccio di due vette, tra le quali è presente una sella chiamata Colle Tournalin.
La vetta del Petit è raggiungibile percorrendo il sentiero 3D che si separa dall'Alta Via n.1 nei pressi del Col di Nana. Si tratta di un percorso con tracce non evidentissime, che attraversa grandi pietraie e risale poi ripido verso la cima, preceduta da un tratto, sempre su pietraia, leggermente più abbattuto. Sulla sommità è presente sufficiente spazio per ospitare diverse persone; nei pressi del punto più elevato è posta una croce di legno.
L'itinerario è consigliato ad escursionisti esperti e buoni camminatori; per quanto non siano presenti punti esposti nè particolarmente pericolosi si tratta di una salita faticosa a causa della natura del terreno anche se non estremamente lunga (lo sviluppo è di poco superiore ai 3 Km).
La partenza è nei pressi del rifugio Grand Tournalin, raggiungibile in fuoristrada o seguendo il tratto 1 dell'escursione 2.
Nella foto a sinistra, scattata da Resy in direzione ovest, è visibile il gruppo dei Tournalin. Evidente la pendenza del versante sud del Petit; la cresta meridionale del Grand è in parte coperta dal più vicino e basso m. Croce. Il Colletto di Nana nasconde la conca dei Laghi Croce (escursione 2).
Tratto 1: Rifugio Grand Tournalin m. 2600 - Col di Nana m. 2773. E

Sentiero: 1/4A.
Tempo di percorrenza: 20 - 40 minuti.
Difficoltà: nessuna. Sentiero ben segnalato.

1. Il percorso fino al Col di Nana.
2. Superamento di un salto di roccia con una facile scalinata.
3. Deviazione per il Petit Tournalin. Sono evidenti diversi segnavia e, piĆ¹ avanti, una freccia su una roccia.
Il tratto fino al Col di Nana si svolge sul sentiero 4/4A, che superato il valico scende poi verso Cheneil. Si tratta inoltre di un tratto in comune con l'Alta Via 1, che appunto sfrutta il Col di Nana per unire la Val d'Ayas e la Valtournenche. Questo si separa dalla strada sterrata che conduce al rifugio Grand Tournalin a breve distanza dal rifugio stesso (foto 1) e risale dolcemente il pendio attraversando alcune pietraie. Il tracciato è ben visibile, e sicuramente non si presentano problemi per la sua individuazione.
Raggiunto il fondo del Vallone di Nana si affrontano alcuni piccoli salti rocciosi; in corrispondenza di uno di questi è stata realizzata una scalinata (foto 2). Si prosegue poi la salita tra prati e rocce affioranti con pendenza più scarsa e senza deviazioni fino al valico.
Circa 100 m. prima di arrivare al colle vero e proprio, che è in realtà un dolce scollinamento, è necessario cercare sulla destra i segnavia del sentiero 3D (o D3); questi sono dipinti su una roccia, ben visibile dal sentiero (foto 3).
Al Col di Nana giunge inoltre da sud il sentiero 3 proveniente dal Colle Vascoccia (non interessa questo itinerario).
Tratto2: Col di Nana m. 2773 - Petit Tournalin m. 3207. EE

Sentiero: 3D.
Tempo di percorrenza: 90 - 140 minuti.
Difficoltà: primissima parte su erba, il resto quasi interamente su pietraia o tracce di sentiero. Pendio finale ripido su terreno abbastanza instabile.

4. Risalita all'inizio del 3D.
5. Le pietraie a sud della cima.
6. In fondo alla conca. In evidenza un segnavia D3 con due frecce su una roccia.
7. Risalita verso la cima. In evidenza due frecce gialle.
8. Ripido pendio terminale su sentiero alternato a grossa pietraia. Sullo sfondo a sinistra la strada del Vallone di Nana.
9. Tratto terminale verso la croce di vetta.
Dalla diramazione del 3D/D3 in prossimità del Col di Nana si abbandona il sentiero principale puntando verso nord in direzione del Petit Tournalin, lasciando a destra il grande ometto di pietre sul bordo dell'altopiano e risalendo per prima cosa un dolce pendio erboso seguendo frecce dipinte sulle rocce e ometti di pietre (foto 4) per alcuni metri, e sbucando poi nell'ampia conca a sud del Petit Tournalin, occupata in gran parte da una serie di pietraie (foto 5). Qui il percorso è tracciato con frequenti ometti di pietre, segnavia 3D o D3 e frecce gialle; perdendo la traccia si può semplicemente puntare verso il centro della base del Petit Tournalin e guardarsi intorno alla ricerca di questi segni.
All'estremità nord della conca si trovano alcuni punti con una traccia di sentiero (foto 6) che inizia a risalire il ripido versante sud del Petit (foto 7); il pendio è essenzialmente composto di pietre di medie dimensioni, che si fanno più grandi con l'aumentare della quota alternate a tracce su terreno a volte piuttosto friabile. Anche la pendenza si fa via via più pronunciata (foto 8). In alcuni punti può essere necessario aiutarsi con le mani.
Al termine della lunga salita, che risulta essere mediamente faticosa a causa dell'instabilità del terreno e soprattutto dell'incessante pendenza, si raggiunge una zona più pianeggiante, che costituisce la spalla sud-ovest del Petit Tournalin (foto 9). Da qui è già abbondantemente visibile la croce posta in prossimità della vetta, e la si raggiunge velocemente descrivendo un percorso curvo. Dallo stesso punto è anche possibile iniziale la discesa sul versante nord in direzione del Colle Tournalin e del Grand Tournalin (escursione 35b).
Dalla vetta il panorama è grandioso in quasi tutte le direzioni, ed è oscurato solo a nord dalla sagoma del Grand Tournalin.

La croce di vetta e la visuale verso nord, con il Cervino e il vicino Grand Tournalin.

Panoramica da ovest a nord-est dalla cima del Petit Tournalin.
Discesa: Petit Tournalin - Col di Nana - rifugio Grand Tournalin.

Sentiero: 3d, poi 1/4A.
Tempo di percorrenza: 100 - 150 minuti.
Difficoltà: Ripido e su pietraia il primo tratto, poi sentiero poco evidente fino al colle; elementare sentiero dal colle al rifugio.

10. Discesa dalla cima sul versante sud.
La discesa si effettua ripercorrendo in senso inverso lo stesso percorso della salita.
Dalla vetta del Petit Tournalin si ridiscende sul falsopiano sud-ovest (foto 10), affrontando poi il ripido pendio sud, seguendo le deboli tracce di sentiero e gli ometti (in discesa l'individuazione delle tracce è generalmente più facile che in salita).
Raggiunto il fondo del pendio si attraversa la conca pietrosa in direzione sud in verso il Col di Nana, trovando nuovamente la diramazione 1/3D (o D3) a est del Colle. Da qui si riimbocca (svoltando a sinistra) il sentiero 1/4/4A fino ad unirsi alla poderale; si può poi iniziare la discesa verso St.-Jacques (vedi escursione 2).
TRACCIATO GPS
Tracciato GPS L'immagine a sinistra riporta il tracciato relativo al percorso dal rifugio Grand Tournalin alla vetta del Petit Tournalin via Col di Nana. È evidente come lo sviluppo chilometrico in pianta sia piuttosto ridotto (circa 3 km). Anche il dislivello è limitato (poco più di 600 m.); le difficoltà del percorso sono pertanto da ricercare nella natura del terreno.

Cliccare sull'immagine per scaricare il tracciato per GPS Trackmaker, per Google Earth, in formato GPX e una cartina vettoriale in formato PDF.

NOTA: il tracciato che fornisco è relativo ai MIEI movimenti nel giorno in cui ho percorso il sentiero, e può contenere imprecisioni dovute a miei spostamenti non inerenti il tragitto e ad errori dello strumento. Utilizzatelo come riferimento, eventualmente come traccia approssimata e per il calcolo delle distanze dai waypoint, e NON seguitelo se si dirige in posti assurdi.

PROFILO ALTIMETRICO
Profilo altimetrico
Il tracciato altimetrico del percorso dal rifugio Grand Tournalin alla vetta del Petit Tournalin. Appare chiaro come la salita fino al Col di Nana sia molto dolce, seguita da un tratto con guadagno di quota scarso o nullo (è la conca a sud della cima). Infine si affronta il ripido versante sud del Petit, seguito dal brevissimo tratto più pianeggiante per raggiungere la vetta.
Note meteorologiche:
La zona è piuttosto soggetta ad annuvolamenti; i laghi Croce e il Vallone di Nana sono note fabbriche di nuvole e il Petit Tournalin è nelle loro immediate vicinanze. Si consiglia di scegliere una giornata con aria stabile; consultando le previsioni meteo è possibile capire se ci sono perturbazioni in arrivo. Attenzione anche al vento, che potrebbe essere forte (come su tutte le vette del resto). Il panorama dalla vetta merita in ogni caso una bella giornata limpida.
Periodo consigliato:
La zona in cui si snoda il percorso è in buona parte a rischio valanghe; si consiglia la salita quando non c'è più neve (qualche nevaio residuo è accettabile nonchè in alcuni anni quasi inevitabile).
Attrezzatura:
Nessuna attrezzatura particolare se non il solito paio di scarponi con suola ben scolpita. A portata di mano l'abbigliamento pesante.
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Commenti già inseriti (1):
1. MAURO PETRONE CAI TIVOLI 19/08/2008, 12.44.42
Utente non registrato
Valutazione:
MAGNIFICI PANORAMI SPERO DI TORNARE L'ANNO PROSSIMO PECCATO NON AVERVI LETTO IN PRECEDENZA FORSE SAREI ARRIVATO AL GRAN TOURNALIN CIAO 07/08/2008
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