PROPOSTE PER UNO SVILUPPO ARMONICO

1. PARCO NATURALE

Istituzione a parco della sottozona Ef1, di ampiezza equivalente al territorio del Parco del Mont Avic, che si ponga immediatamente alcuni obiettivi operativi: sistemazione e promozione della ricca rete di sentieri estivi e di percorsi invernali, recupero degli alpeggi in stato di degrado e valorizzazione delle produzioni agroalimentari di qualità, ricerca scientifica collegata ai giacimenti costituiti dalle torbiere e aree umide. Un parco che sia strumento di sviluppo locale, che sia di guida e stimolo dei processi economici e sociali. Quindi un parco che non limiti o sottoponga a norme restrittive le attività pastorali, forestali e agricole, ma le potenzi e le promuova, dato che sono le sole ad avere una esternalità positiva sul territorio e che ne impediscono il degrado. Al fine di evitare la duplicazione di enti gestione la proposta è di trasformare il Parco naturale del Mont Avic, che dispone di un valido apparato tecnico, in Parco diffuso della Valle d'Aosta (Mont Avic, Monte Rosa, Riserve naturali) con un Presidente di garanzia a rotazione.

2. SAINT-JACQUES E FIERY

Fiéry rappresenta la culla dell'attività turistica nella Valle d'Ayas: qui alla fine dell'800 sorsero i primi due alberghi dell'intera vallata, a quota 1878 m, raggiungibili unicamente dal fondovalle a seguito di lunghi e faticosi viaggi oppure dai colli delle Cime Bianche (Théodule) e della Bettaforca.
L'Hotel Bellevue fu operativo fino al 1955 e successivamente trasformato in colonia estiva fino al 2005. Attualmente Fiéry/Bel Bosco è una frazione in decadenza, così come segni di sofferenza (chiusura dei negozi) li mostra anche Saint-Jacques, nonostante la loro posizione di accesso ai rifugi in quota e ad un'area di straordinario interesse.
Riteniamo che occorra predisporre un vero e proprio piano di rilancio di queste due località (trasformazione della strada poderale in strada comunale fino a Fiéry, accessibili unicamente con un servizio di veicoli elettrici, creazione di una pista di fondo naturale al Pian di Verra al cospetto di uno scenario incomparabile, creazione della foresteria/centro visita del Parco, promozione dei percorsi con le ciaspole per Résy, Pian di Verra/Lago Blu, Mase/Vallone delle Cime Bianche, Vallone di Nana/Rifugio Tournalin, ripensamento della piazza di Saint-Jacques).

3. TOUR DU MONT ROSE

Il Tour du Mont Rose è un noto e splendido percorso circolare in nove tappe di ca. 150 km attorno al massiccio del Monte Rosa che tocca le valli valdostane della Valtournenche, d'Ayas, del Lys, le valli piemontesi Valsesia e Anzasca e le valli svizzere Saastal e Mattertal. Il percorso ripercorre in buona parte gli itinerari migratori del popolo Walser. Nonostante operi da oltre 20 anni un'Associazione che ne promuove la scoperta, il Tour du Mont Rose ha ancora grandi potenzialità di crescita dal punto di vista della frequentazione e dell'offerta di servizi connessi. Pertanto, uno specifico progetto di messa in rete degli operatori e di promozione merita di essere predisposto.

4. PATRIMONIO STORICO, CULTURALE E ARTISTICO

I lasciti della cultura Walser, le testimonianze di antiche attività minerarie e dell'utilizzo forestale, gli insediamenti storici (villes, villages et hameaux), chiese e cappelle, trovano particolare concentrazione all'imbocco e all'interno del Vallone delle Cime Bianche. Un patrimonio storico che, abbinato a quello culturale (lavorazione dei sabot, permanenza a Saint Jacques di personalità di rilievo quali l'Abbé Gorret, il cenacolo di Fiéry attorno alla figura di Guido Gozzano, Giuseppe Giacosa, l'esperienza olivettiana delle colonie estive con il campo internazionale dei ragazzi, e don Michele Do, ultimo solo in ordine temporale) merita indagini, approfondimenti, divulgazione, valorizzazione.